domenica 3 dicembre 2006

ROMA CAPUT MUNDI




Un nostro lettore ci ha segnalato due interessanti iniziative che hanno come scenario Roma: la prima, "Città per la vita - Città contro la pena di morte", si è svolta il 30 novembre, e la seconda, "La giornata europea per le persone con disabilità", si terrà oggi nella città eterna.

L'appello contro la pena di morte parte da Roma che, insieme ad altre 500 città nel mondo, ha dato vita alla quinta edizione dell'iniziativa volta ad eliminare per sempre la pena capitale dalla legislazione internazionale. Il 30 novembre, tutte le città che hanno aderito - tra loro 33 capitali tra le quali Bruxelles, Madrid, Parigi, Vienna, Bogotà - si sono collegate alla capitale italiana per la più grande mobilitazione internazionale finora mai realizzata per fermare ovunque tutte le esecuzioni: sono ancora 76 i Paesi che le ammettono.
La Giornata internazionale "Città per la vita - Città contro la pena di morte" ricorda l'anniversario della prima abolizione della pena di morte dall'ordinamento di uno Stato europeo, da parte del Granducato di Toscana nel 1786. Tutti i monumenti simbolo delle città che aderiranno verranno illuminati, dal Colosseo a Roma alla Plaza de Santa Ana di Madrid, dall'Obelisco centrale di Buenos Aires al Palazzo della Moneda a Santiago del Cile, dall'Atomium di Bruxelles alla piazza della cattedrale di Barcellona.
Il problema della pena di morte abbraccia tutto il mondo, dagli Stati Uniti, dove il Texas è in testa alla triste classifica delle esecuzioni, fino al Giappone, dove da un anno sono sospese le condanne. Drammatica è anche la lista dei Paesi che hanno condannato alla pena capitale dei minori. Solo negli Stati Uniti tra il 1990 e il 2004 sono stati ritenuti punibili con la morte 19 minorenni di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Il record della crudeltà è però di Pakistan e Yemen che ne hanno condannati a morte due di 13 anni tra il '93 e il 2001. Alla barbarie della pena si aggiunge quella della modalità di esecuzione che può avvenire per decapitazione, lapidazione, fucilazione, iniezioni letali o sedia elettrica.

La seconda manifestazione, invece, vuol abbattere le barriere architettoniche e consentire alle persone disabili la visita dei luoghi d'arte. Francesco Rutelli, Ministro per i Beni culturali, e il cantante Gianni Morandi (da tempo impegnato nella lotta per il riconoscimento dei diritti dei disabili), hanno voluto sottolineare l'importanza dell'evento, con una visita congiunta al Colosseo, uno dei monumenti più famosi del pianeta, sottolineando la dignità delle persone diversamente abili e il loro diritto a godere del privilegio della cultura e delle bellezze artistiche di cui l'Italia è ricchissima.
Il Colosseo, simbolo della manifestazione, sarà aperto gratuitamente alle persone disabili e ai loro accompagnatori, può essere visitato anche dai diversamente abili per quasi tutto il percorso aperto al pubblico. Rutelli ha segnalato che il suo dicastero pubblicherà una "Guida ai siti culturali statali accessibili", una sorta di censimento sull'accessibilità.
Fra le altre iniziative, segnaliamo il "libro parlato": in ventiquattro biblioteche statali sarà messo a disposizione di cittadini non vedenti, ipovedenti e dislessici un sistema integrato di consultazione, download e prestito di audio-libri; servirà a rendere più semplice la consultazione a circa tre milioni di persone.
(Foto da Internet)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Belle iniziative. Valencia non partecipa mai a niente!