venerdì 8 dicembre 2006

Annunciazione! Annunciazione!

(Foto da Internet)

In una casa di pescatori "umile ma onesta" è seduta una donna (Massimo Troisi) vagamente somigliante alla Madonna che parla della sua famiglia. All'improvviso entra l'Arcangelo Gabriele sbattendo i piedi e suonando la trombetta e le dice: "Tu Marì, Marì, fai il figlio del Salvatore. Gabriele ti ha dato la buona notizia. Annunciazione! Annunciazione!" La donna gli risponde: "Ma io non mi chiamo Maria." L'arcangelo Gabriele insiste: "Annunciazione!" ed esce di scena. La donna sbotta: "Gabriè, tu sì scemo! Cose da pazzi! Una sta a casa sua..."
Questo è l'inizio della personalissima versione dell'Annunciazione del trio napoletano La Smorfia, composto da Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo De Caro, uno degli sketch più riusciti dei tre comici. Lello Arena spiega in un'intervista com'è nata l'idea di questo esilarante dialogo:

Il pezzo dell'Annunciazione era nato dalla necessità di montare due pezzi. Avevamo un pezzo che parlava del lavoro a Napoli al quale tenevamo molto, che però era molto serio e c'era bisogno di un 'contenitore', di un motore comico. Allora ci venne in mente l'idea di una serie di visite che funestavano la casa di questa povera moglie di pescatore che aveva l'onore di 'subire' l'annunciazione. Da lì in poi, dal tormentone di Gabriele che era scemo e cieco e aveva sbagliato casa trascinandosi tutti dietro, era nato un florilegio di continui utilizzi della frase "Annunciazione, annunciazione". Era il periodo in cui negli aeroporti, quando sapevano che eravamo in transito, invece di annunciare i voli normalmente dicevano "Annunciazione, annunciazione, parte il volo…" E' uno dei tormentoni che poi è diventato più famoso e faceva parte di questo grande lavorio che c'era all'interno della Smorfia, che si svolgeva grazie alla proverbiale voglia di starsene tranquilli, quasi sempre nel letto di Massimo, perché Massimo era pigro e non aveva voglia di andare in giro. O si lavorava lì o nella mia casa di San Giorgio, in casa dei miei in cucina, dove ogni tanto arrivava qualche genere di conforto prodotto generosamente dalle mamme.

(Intervista tratta da http://www.vincenzomollica.rai.it)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non si capisce molto bene il video, ma sembra divertente.

Anonimo ha detto...

L'arcangelo è geniale

Anonimo ha detto...

Ho visto questo video decine di volte e rido sempre come una matta. È uno dei ricordi natalizi più divertenti della mia infanzia. Di Troisi, come diceva Benigni, non si può dire quello che si dice dei papi: morto un Troisi, non se ne fa un altro".