venerdì 17 novembre 2006

Il bookcrossing, ovvero i libri liberati


Vi segnaliamo un'interessante iniziativa sorta nelle principali città italiane: il bookcrossing, i libri liberati; ovvero i volumi lasciati ma non per caso, dato che il loro percorso viene seguito e registrato. Qualcuno li ha fatti viaggiare in treno, in piena estate, quando i vagoni si popolano di passeggeri; altri, per la Befana, li avevano confezionati nella più classica delle calze. Rigorosamente trasparente, però, per controllare il contenuto all'interno e scegliere di conseguenza. In questi giorni si prevede la liberazione di circa 1700 libri, messi in circolazione lungo tutto lo stivale, da Bolzano a Pantelleria. A Milano, per esempio, i libri invaderanno le fermate del tram 30, quello che fa il giro della città. A Roma l'appuntamento è alla terrazza del Pincio, per poi disperdersi in tutta l'area di Villa Borghese. Quindi toccherà a Cagliari, Como, Verona e così via. Libri 'liberati', come si dice in gergo, da chi ama la lettura, per amore della lettura. E, viste le proporzioni e l'eccezionalità della festa, gli organizzatori hanno pensato bene di chiamarla 'megaliberazione'. Per chi non lo sapesse, il bookcrossing è la pratica di rilasciare libri ovunque capiti (ma quasi mai per caso), dopo averli letti e catalogati secondo un codice identificativo in un unico grande database che fa capo al sito bookcrossing.com: in questo modo si può seguire il percorso del testo 'liberato', il suo viaggio di mano in mano, di lettore in lettore. La missione si compie nel momento in cui il volume viene trovato: a questo punto il nuovo possessore dovrebbe segnalare il ritrovamento sul 'diario' del libro, naturalmente online, dove potrà anche appuntare i commenti durante e dopo la lettura dell'opera. L'iniziativa, dopo cinque anni di attività e oltre 500mila iscritti in più di 150 Paesi ha l'ambizione di contribuire a formare, almeno idealmente, una 'biblioteca planetaria': nell'archivio mondiale si contano già 3,5 milioni di volumi. In Italia i bookcrosser - che hanno superato quota 16 mila - possono contare su diversi alleati, tra cui il programma "Fahrenheit", in onda su Rai Radio 3, che per primo ha dato un impulso alla diffusione del fenomeno con 'Passalibro', nient'altro che bookcrossing radiofonico, lanciato nel 2002 nel corso del Festivaletteratura di Mantova. E mentre aumentano le Official Crossing Zone, vale a dire i luoghi riconosciuti come spazi di scambio dai 'corsari', fioriscono progetti paralleli, tutti ispirati ai principi della condivisione del libro, come "littlebookcrossing", ossia la versione per bambini, ideata dallo staff della libreria Esquilibri di Roma. Pensiamo sia affascinante il fatto di venire in possesso, più o meno casualmente, di un libro che è allo stesso tempo un oggetto fisico e una storia in cui ci si immedesima.
Lo scambio casuale di un libro è dunque il filo conduttore di tutta la vicenda in cui si intrecciano storie e personaggi diversissimi tra loro, adulti e bambini, buoni e cattivi, tutti accomunati dalla smania di possesso del libro 'magico', ciascuno secondo la propria interpretazione.
Leggete l'intervista a Brizzi, l'autore di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, sull'esperienza dei libri liberati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella iniziativa. Se fa anche in Spagna?