“Tempo fa, trovandomi in un paese straniero, non ricordo dove, ho avuto le esperienze più importanti quando ho scoperto di essermi smarrito, perché è quando ti perdi che guardi più intensamente”. Con queste poche parole, nel 1981, Milton Rauschenberg, meglio conosciuto come Robert Rauschenberg, in un incontro con Alain Sayag, svelava al mondo la sua “visione”. Perdersi per ritrovarsi, fuggire dai dogmi, per colpire l’essenza della realtà.
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