Esce oggi, 15 Novembre, da Bompiani, a distanza di poco più di un anno dal 20 ottobre 2005, quando fu programmata la prima delle quattro puntate di Adriano Celentano Rockpolitik', il libro che monumentalizza quella trasmissione, "un asteroide caduto sulla tv italiana". Si intitola Rockpolitik. Adriano Celentano ed è curato dalla giornalista Mariuccia Ciotta: contiene la storia del programma, alcuni testi editi e inediti di Celentano, ma soprattutto la ricostruzione del clima in cui la trasmissione andò in onda.
Si poteva pensare che Rockpolitik appartenesse al passato, agli archivi, alle teche della Rai, essendo una sostanza di immagini volatili e suoni svaniti. E invece il libro presenta Rockpolitik come un capitolo irrinunciabile nella vicenda italiana, una specie di epos politico che ambisce a diventare anche ethos pubblico. Politica e rock sociale: sintesi di musica e impegno. Ascolti sensazionali, duetti con share cosmico, 15 milioni e mezzo di italiani che assistono allo show a due con Roberto Benigni.
Rockpolitik è stato definito la riscossa dell'umanità, della libertà, dei diritti, della democrazia 'vera': e così la voce di Celentano è il risarcimento per il silenzio imposto da Berlusconi, nel suo viaggio in Bulgaria, conosciuto come l'editto di Sofia, ai giornalisti Enzo Biagi, a Michele Santoro, a Daniele Luttazzi, e ai silenziati di lungo periodo come Gianni Minà.
Rockpolitik è stato definito la riscossa dell'umanità, della libertà, dei diritti, della democrazia 'vera': e così la voce di Celentano è il risarcimento per il silenzio imposto da Berlusconi, nel suo viaggio in Bulgaria, conosciuto come l'editto di Sofia, ai giornalisti Enzo Biagi, a Michele Santoro, a Daniele Luttazzi, e ai silenziati di lungo periodo come Gianni Minà.
(Foto dalla fotogalleria dell'Espresso)
1 commento:
Prodi è lento, Vladimir Luxuria è rock
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