(foto da internet)
Scioccanti le parole di denuncia pronunciate da Giuliano Amato, ministro dell’Interno: «Ho saputo una cosa sconvolgente, che ci sono bimbi che si giocano a dadi centinaia di euro e che poi organizzano la baby-prostituzione per pagarsi i debiti». E poi la riflessione del capo del Viminale: «Questo accade in Italia, tra di noi, e la politica deve cogliere questi fenomeni. Se non lo fa, condanniamo il nostro Paese».
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Ernesto Caffo, fondatore di Telefono Azzurro, rassicura che per il momento non si può parlare di un vero e proprio fenomeno, ma le parole di Amato non possono non allarmare, anche nel caso in cui si trattasse solo di pochi casi isolati. «È un fenomeno che assomiglia al pizzo (il pizzo è la somma di denaro estorta da organizzazioni mafiose, soprattutto a commercianti e imprenditori), ragazzini indotti a consumare droga, alcol ma anche a sperperare soldi ai videopoker diventano ricattabili. E per ripianare i debiti, vergognandosi di chiedere aiuto ai genitori, sono costretti a “pagare il pizzo” loro imposto da adulti ma anche da coetanei». «Non è infrequente -prosegue il neuropsichiatra infantile- che gli venga chiesto addirittura di prostituirsi. La vergogna aumenta e la vittima cade sempre più in basso e diventa sempre più vittima dello sfruttatore». Un tragico esempio è la vicenda scoperta nel settembre scorso a Parma che ha coinvolto alcune ragazzine di 14 anni cadute in un giro di prostituzione in cambio di ricariche per il cellulare.
Non esistono dati sicuri sull'entità del fenomeno: secondo stime Interpol, in Italia il numero di minorenni sfruttati oscilla tra 18 mila e 23 mila; quelli segnalati all'autorità giudiziaria sono molto meno: le ultime cifre ufficiali, dell'Osservatorio sulla prostituzione del ministero dell'Interno, dicono che sono stati 118 i minorenni sfruttati nell'intero 2006 e 21 nei primi tre mesi del 2007. Come non avvilirsi: mentre la politica diventa sempre più una barzelletta, il sistema è talmente fragile da permettere tutto ciò. Il fenomeno della prostituzione minorile, quello dello sfruttamento della prostituzione ad opera di minorenni, insieme a quello della devianza di gruppo - le “baby gang”, che interessa soprattutto le aree metropolitane, è ogni giorno di più all'attenzione delle forze dell'ordine e della magistratura. Allora è indispensabile insistere sull'educazione alla legalità, così come adottare strumenti di intervento e aiuto agili ed efficaci. Per non parlare poi del fenomeno dei minori stranieri arruolati, trasferiti e controllati in Italia da potenti organizzazioni criminali.
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Non esistono dati sicuri sull'entità del fenomeno: secondo stime Interpol, in Italia il numero di minorenni sfruttati oscilla tra 18 mila e 23 mila; quelli segnalati all'autorità giudiziaria sono molto meno: le ultime cifre ufficiali, dell'Osservatorio sulla prostituzione del ministero dell'Interno, dicono che sono stati 118 i minorenni sfruttati nell'intero 2006 e 21 nei primi tre mesi del 2007. Come non avvilirsi: mentre la politica diventa sempre più una barzelletta, il sistema è talmente fragile da permettere tutto ciò. Il fenomeno della prostituzione minorile, quello dello sfruttamento della prostituzione ad opera di minorenni, insieme a quello della devianza di gruppo - le “baby gang”, che interessa soprattutto le aree metropolitane, è ogni giorno di più all'attenzione delle forze dell'ordine e della magistratura. Allora è indispensabile insistere sull'educazione alla legalità, così come adottare strumenti di intervento e aiuto agili ed efficaci. Per non parlare poi del fenomeno dei minori stranieri arruolati, trasferiti e controllati in Italia da potenti organizzazioni criminali.
3 commenti:
La scuola e la educazione sono fondamentale.
I figli del consumismo cadono anche in queste cose.
...o di quelli ragazzini sopratutto rom che vengono ricattati dai propri loro genitori per fare l'accattonaggio nelle piazze italiane e poi arrivati a casa sono picchiati per avere uno scarso incasso...
Saluti
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