mercoledì 14 novembre 2007

L'Equipe '84

(foto da internet)

L'Equipe '84 fu, senza dubbio, il gruppo beat più famoso del mondo musicale italiano. Mentre si cantava ancora all'amore perduto, ai bastimenti con gli emigranti e alle rose rosse, irruppe, con forza, anche da noi la musica delle band inglesi. L'Equipe '84 fu, secondo i musicisti fondatori del gruppo, la risposta nostrana, e un po' provinciale, al grande successo dei Beatles.

Il gruppo nacque nel 1957 a Modena, con il nome de Le Tigri ed era composto da Francesco Guccini (voce, chitarra), Victor Sogliani (basso, sax), la sorella di Victor che suonava la chitarra e Pierluigi Farri (batteria).

Nel 1960 il gruppo cambiò il nome in Marinos. Nel 1961, adottò il nome di Paolo e i Gatti e nel 1963, prese il nome definitivo di Equipe '84, nome alquanto misterioso, metà francese e metà italiano che suscitò la curiosità dei fan e della stampa specializzata per sapere l'origine di tale scelta (si dice che 84 fosse la somma degli anni dei quattro componenti del gruppo).
Il primo disco 45 giri de l'Equipe '84, inciso nel 1964, fu Canarino va dedicata alla squadra del Modena (la loro città) allora in Serie A. Nel 1965 incisero Quel che ti ho dato, cover della canzone Tell me dei Rolling Stones.

Dal 1966, l'Equipe '84 conobbe una serie di successi come Spiegami come mai, Tutta mia la città (leggi>>), Resta (cover di Stay di Maurice Williams), Bang bang e Io ho in mente te (che vinse il Cantagiro di quell'anno).
Fra i brani di spicco del loro repertorio, ricordiamo L'antisociale e Auschwitz di Francesco Guccini e 29 settembre (leggi>>), Nel cuore nell'anima di Battisti.
La crisi del gruppo iniziò nel 1970, anno in cui il batterista Alfio Cantarella venne arrestato per possesso di sostanze stupefacenti.


(foto da internet)


Con varie vicissitudini, la band continuò a suonare e nel 1971, in coppia con Lucio Dalla, si classificò al terzo posto al Festival di Sanremo con 4 marzo 1943 (leggi>>). L'Equipe '84 si sciolse nel 1977. Dopo la fine della formazione, il cantante, e leader del gruppo, Maurizio Vandelli ha più volte provato a riformare la band sino alla morte, negli anni '90, del bassista Victor Sogliani.

Le loro chitarre elettriche, i loro vestiti sgargianti, le loro pettinature e le loro melodie contribuirono, in modo decisivo, a vedere quell'Italia in bianco e nero, nella quale diventarono famosi, in un altro modo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

La canzone di dalla è molto bella. Che aspetto che aveva!

Anonimo ha detto...

Quante canzoni. Tardo un po' a ascoltarle tutte. Ho ascoltato la di Battisti, 29 settembre e mi ha piaciuto molto.

Anonimo ha detto...

Mi piacciono questi gruppi antichi della musica italiana. La canzone di Battisti, 29 settembre è molto bella.

Anonimo ha detto...

I video sono mortali!