lunedì 26 maggio 2008

La solitudine dei numeri primi

(foto da internet)

I numeri primi sono cifre speciali divisibili solo per se stessi e per uno. Nelle sequenze si trovano spesso divisi, ma mai uno di seguito all’altro. Esistono poi dei numeri ancora più particolari, definiti dagli studiosi “primi gemelli” che sono due numeri primi separati da un unico numero. L’11 e il 13, il 17 e il 19, il 41 e il 43… A mano a mano che si va avanti questi numeri compaiono sempre con minore frequenza, ma, gli studiosi assicurano, anche quando ci si stanca, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatterà in altri due gemelli, stretti l’uno all’altro nella loro solitudine.

Da questa considerazione parte il libro del momento: La solitudine dei numeri primi, titolo bello ed enigmatico che forse ha contribuito in modo determinante al suo successo. Il romanzo racconta la vita di Mattia ed Alice, segnata de un terribile trauma infantile. Due storie difficili, due infanzie parallele compromesse da un peso insostenibile che trascinano nel tempo fino alla maturità.

L’autore del boom del momento è un venticinquenne torinese, Paolo Giordano, che nella vita segue un dottorato sulla fisica delle particelle all’università.

Leggi i primi due capitoli del libro.

Ascolta la lettura delle prime pagine del libro su RadioAlt.

Guarda l’intervista concessa dall’autore.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto interessante. Io ho letto "la música de los números primos " di Marcus Du Sautoy, un matematico anglese. Mi ha piaciuto molto.

Gianpiero Pelegi ha detto...

Ciao Isabel, ho letto anch'io il libro di Du Sautoy. Forse non ha molto a che vedere con il libro di Giordano, ma è un testo molto interessante.

Anonimo ha detto...

Anche per me sembra un titolo interessante: collegare i numeri primi con la vita!! Cerco de leggerlo quest'estate. Credi che poso capire il libro?sono in livello basico, in primo anno.
Grazie per la tua proposta.
Encarna

Cristina Manfreda ha detto...

Beh, non si sa mai. Ho avuto alunni in primo che avrebbero potuto leggerlo, altri no. Se fossi al tuo posto, leggerei i primi due capitoli e mi regolerei. Buona lettura!