Ogni anno questo dipartimento si vede sorpreso da tanti studenti che portano con sé il seme di abilità straordinarie che sono per noi irraggiungibili. Questo fa parte della gioia del nostro vilipendiato mestiere.
Godetevi la fantasia.
UN PONTE PIENO DI BUCHE
C’era una volta una bella villa,
con un fiume, e un vecchio ponte,
con fiori, alberi e un monte,
e con una regina avara e cattiva.
Ma gli abitanti non avevano mai fame
giacché mangiavano frutta e bella carne
perché, da quelle parti, la gente
era molto ricca e attraente.
Ma, purtroppo, c’era un modesto quartiere,
dall’altra sponda del fiume,
con sì questa volta, triste e poverina lume.
Per sfortuna il vecchio ponte li separava,
ma questo ponte aveva molte buche,
buche mai riparate dalla regina avara.
Traversarlo solo a piedi si poteva,
ma faceva proprio paura e
la gente della parte ricca e carina
non l’aveva mai fatto prima.
-Come sarà la gente dell’altra parte?
Chiese una mattina una donna abbondante.
Forse una presenza ascoltò la sua richiesta,
giacché il giorno dopo ci fu una gran festa:
Tutti gli anni, il ventiquattro dicembre
gli abitanti ricchi felici aspettavano
l’arrivo di una camionetta grigia,
veniva essa da un paese lontano
portando veloce belle sorprese in valigia.
Sapevano da sempre che era piena di castagne
che per sé comprava la regina, non per darle.
Le castagne erano carissime
e mangiarle era un piacere in quel villino
le cui persone, gentilissime,
Le arrostivano in un fuochino.
Così fra tutti i ricchi
si faceva un gran falò con tronchi dritti
nella piazza principale della villa
guardando saltare una favilla.
Frattanto la gente triste e poverina
si scaldava le mani su fiamma piccola e tapina.
Un anno, nel buio della sera,
l’aspettato autista sbagliò strada
-Oh peccato! Sarò in ritardo quest’anno!
Pensò contrariato.
-Amici, disse disperato, dov’è la villa
Della cattiva e avara regina?
I poveri del quartiere triste della villa
che si scaldavano con la brace
della fiamma piccina risposero:
-Devi traversare il fiume, ma fa attenzione
alle buche profonde.
-Grazie, rispose con fretta l’autista
senza guardarle ben bene prima.
Quando l’autista iniziò la marcia,
le ruote, schiacciate dal troppo peso,
in una gran buca la carica persero.
L’autista sbatteva la testa contro il muro:
-Oddio! Le castagne sono ora fuoco puro!Allora, le persone ricche del villino
odorarono delle castagne il profumino,
videro dall’altra parte nel cielo mille luci
e decisero di avvicinarsi pian pianino
cercando le luci e anche quell’odorino…
Tutti i ricchi del villino senza la regina
presero i tronchi dal gran falò,
aiutati dai poverini fecero la traversina
e vi confesso che nessuno si ammalò.
E fu così che grazie alla fortunae all’architettura traversarono il ponte
e le castagne mangiarono
tutti insieme in compagnia,
lasciando sola la cattiva e avara regina.Da allora la gente della villa e quella poverina
diventarono amici del cuore per sempree condivisero con altruismo,
senza regina né egoismo,
la carne, la frutta ed ogni ben di Dio.
(Amparo Grafià)
9 commenti:
Ciao Mila Risentirti fa bene!
La favola forbita da Amparo non sta male, ho imparato alcune parole nuove.
Compimenti
Alberto
Sorprendente e carino post.
Prima di leggerlo vedo è pubblicato da Mila, benvenuta!
e dopo penso. Sarà una canzone o forse un poema? e curiosament è un racconto per ai bambini della mia scuola, geniale!. Gradevolissimo modo d'iniziare il fine settimana.
I chiodini saranno felici di ascoltare la storia.
Grazie tante Mila e Amparo.
Amparo sei una artista! Auguri!
Ciao, Mila! È stupendo che sia già qui, con noi. Ho cercato le parole che non conoscevo. Spero che ci vediamo presto. Benvenuta!
Amparo Brava ragazza. Sei la meggio! tua incondizionale
Conxa
Bravissima Amparo ! La storia è bellísima (anche se la conoscevo). Mi piace molto questa bella poesia. Sei una meravigliosa scrittrice. Ma sono convinto che devi continuare a scrivere perché le tue parole e le tue storie fanno un po’ più bello il nostro mondo così cattivo. Un gran abbraccio di Ramon.
Amparo tu già sai che sono molto orgogliosa di te. Brava!!...come al solito.Baci a tutti.Inma
Ciao Amparo,
i chiodini piccini piccine di Quartell vogliamo dirti che ci è piaciuta moltissimo la tua storia, che è un'idea molto buona CONDIVIDERE, che puoi raccontarci di più e venire alla nostra scuola per spiegarci come scrivere così bene, che grazie mille per pensare a noi e che presto avrai una sorpresina...
Baci
Grazie mille, chiodini da Quartell. Ormai ho la vostra lettera. Mi piace che vi piaccia il mio racconto. Ci vediamo presto.
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