domenica 4 febbraio 2007

TUTTO IL CAOS MINUTO PER MINUTO

Abbiamo segnalato, in alcuni spot recenti, il profondo malessere e disagio in cui versa la società italiana. Ieri abbiamo letto (o visto) nei media la notizia di un giovane poliziotto ucciso da una bomba carta negli scontri scoppiati tra ultrà, durante il derby di calcio tra il Catania e il Palermo, allo stadio Massimino della città etnea.

La settimana scorsa un dirigente di una squadra di calcio amatoriale è stato ucciso da un gruppo di giovani dopo aver cercato di sedare una rissa, scoppiata durante una partita, in un paese in provincia di Cosenza.

Il premier Prodi ha annunciato che il governo prenderà provvedimenti drastici.
La Santa Sede ha proposto di fermare il campionato per un anno, aprendo così una profonda fase di riflessione su quanto è accaduto.
Il campionato di calcio è attualmente sospeso; si parla di due giornate di stop e poi si dovrebbe riprendere con le partite giocate a porte chiuse.
I drammatici fatti di Catania segnano la necessità di voltare pagina una volta per tutte attraverso soluzioni normative e tecniche che devono rispondere alla necessità di far ripartire i campionati in condizioni totalmente diverse. Sono necessari interventi non solo relativi all`ordine pubblico ed al diritto penale, ma anche quelli relativi ad una nuova politica di gestione degli stadi ed alle iniziative necessarie per far crescere - soprattutto tra i ragazzi - la cultura della sportività e della correttezza.
Comunque, è difficile riflettere su ciò che è successo; proviamo a farlo con due giornalisti italiani: Vittorio Zucconi e Beppe Servergnini.
(Foto da internet)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche in Spagna un tifoso, tempo fa, ha stato ammazato da un altro in una partita tra Atlético-Real Sociedad.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Zucconi: l'Italia fuori dalla Champion, il mondiale e gli europei. Gli stadi passano a essere responsabilità delle società.

Anonimo ha detto...

Dopo il primo assasinato che è successo la medesima settimana si dovrebbero aver preso misure di riguardo, ma si sa che l'amministrazione pubblica è piena di "fannulloni". E adesso dicono che il calcio deve fermarsi e punire tutti, non credo che sia buona idea perchè può avviare ancora più avversione sui siciliani.
Saluti
Alberto

Anonimo ha detto...

Una vita persa per il calcio, che monstruisità, ma non è l'unica (nessuno ricorda i 39 morti di Heysel, quassi tutti italiani). I due giornalisti fanno una dura riflessione sul calcio e la sua realtà.

Anonimo ha detto...

A me sempre è piaciuto il calcio, ma questo che è accaduto a Catania mi fa sentire molto male. È terribile che si perda una vita per un gioco/sport/spettacolo. Secondo Valdano il calcio è la cosa più importante di tutte quelle che importano di meno.

Anonimo ha detto...

Bravo Giampiero nel riprodurre la risposta di Zucconi. L'italiano scritto bene, l'italiano intelligente, l'italiano sentito. Immagine di una Italia che ancora è possibile salvare.