martedì 8 aprile 2008

Say it all in six words!

(foto da internet)





È possibile scrivere un racconto di sei parole? Leggenda vuole che fu una scommessa a portare Ernest Hemingway a dimostrare che sì, è possibile. Vendesi: scarpine per neonato, mai indossate (For sale: baby shoes, never worn) nella letteratura anglosassone è rimasto storica, un capolavoro di pathos e brevità.
Se difficilmente verrà uguagliata l'intensità del racconto miniatura dell'autore de Il vecchio e il mare, i tentativi non mancano. L’idea del libro viene da una rivista online chiamata Smith. Cominciò con un concorso tra gli internauti:“Your life story in six words” (La storia della vostra vita in sei parole). La rivista fu inondata di risposte; ricevette cinquecento minibiografie al giorno, ognuna di sei parole, che adesso sono state raccolte in un libro: Not quite what I was planning (Non esattamente quello che mi aspettavo).«Mai e poi mai avremmo creduto di vedere risultati simili», ha raccontato Larry Smith, giornalista, scrittore e fondatore di Smithmag.net, che al folto pubblico di Internet si presenta come «la dimora della narrativa, in tutte le sue forme». «La voce si è sparsa subito, in pochi giorni sono arrivate migliaia di piccole memorie». In Italia, il Corriere della Sera ha lanciato l’iniziativa e i racconti non si sono fatti attendere.


(foto da internet)


Sissignore, sei parole possono raccontare una storia. Il New Yorker ci ha chiosato sopra. e ha provato a scrivere la vita di personaggi famosi, in sei parole.
Qualche esempio: “From Illinois; met Bill; iron will”. Dall’Illinois; incontrò Bill; volontà ferrea. Chi è? Abbastanza facile, anche per chi non è statunitense: Hillary Clinton.
”Hope is stronger than dope, kids!”. Speranza più forte di droga, ragazzi! Anche questo non troppo difficile: Obama.
“God called; mother listened; I responded”. Diò chiamò; mamma ascoltò; io risposi.
È Gesù, e se la Sua vita si può sintetizzare in sei parole, figuriamoci le nostre.

Da qui l'idea di noi chiodini. Oggi invitiamo i nostri alunni a cimentarsi a scrivere un mini-racconto, consci che sei parole non sono poi molte. Ma, se l’idea vi stuzzica avete tempo fin al 23 aprile per mandarci per e-mail (revistaeoisagunt@gmail.com) o consegnarci personalmente il giochino divertente.
Abbiamo in palio per i primi tre classificati tre premi, in euro: rispettivamente 60, 30 e 15 euro.
Ma, ovviamente, invitiamo tutti i chiodini vicini e lontani a spremere le meningi e creare un mini-racconto.

Attenzione: 6 parole, compresi gli articoli e le preposizioni. Solo i segni d'interpunzione non valgono!
Adesso: «Tempo scaduto, scrivo sei parole ora!»

Bye bye


P.S.: I premi saranno consegnati nella prima settimana di maggio insieme a quelli del webquest.

8 commenti:

Pilar ha detto...

interessante proposizione, sempre nuove sfide, baci

Anonimo ha detto...

E' bello ma non è facile

Anonimo ha detto...

Seguo signora sull'autobus. Scende subito.

Anonimo ha detto...

Sei paro le rouge vince sempre.

Anonimo ha detto...

E' un poco complicato.

Lluna ha detto...

È un'attività un po' difficile ma tenterò di scrivere il mini-racconto perché quello più importante è partecipare.

Anonimo ha detto...

Ho un'idea, parerò di pensare.

Anonimo ha detto...

¿No es el mismo concurso del blog de Quart?
http://eoiquartit.blogspot.com/2008/02/concorso-il-tuo-racconto-in-6-parole.html