mercoledì 2 aprile 2008

Milano si aggiudica l'Expo 2015

(foto da internet)

L'urlo, l'applauso, gli abbracci. Così la delegazione italiana ha accolto la notizia della vittoria di Milano per l'Expo 2015, come deciso dal Bureau des Expositions riunito al Palais de Congrès di Parigi. Nello scontro della venticinquesima ora l'Italia ha battuto la Turchia e la sua candidata Smirne per 86 voti a 65.
Una nota del Quirinale parla di un «motivo di orgoglio per l'Italia intera». Entusiasmo bipartisan per il successo di Milano: per una volta, le amministrazioni pubbliche italiane, nazionali e locali, hanno marciato compatte verso l´obiettivo. «Ci ho creduto proprio - dice il sindaco di Milano, Letizia Moratti- sono contenta per Milano e per tutto il mondo, perché sarà un'esposizione per il mondo». Ma, come da copione, non poteva mancare lo scontro Prodi-Berlusconi sul merito del lavoro svolto per raggiungere l'obiettivo.

(foto da internet)
Nella mezz'ora di presentazione della candidatura, Milano ha sfoderato effetti speciali e testimonial d'eccezione. Il musicista Youssou N'Dour ha rivolto un appello ai delegati: «Quello di Milano è un progetto importante per dare lavoro all'Africa. Non date aiuto, ma lavoro attraverso il microcredito». L'architetto Daniel Libeskind si è detto certo che la città, «da sempre aperta al moderno, lo sarà anche per l'Expo». Il calciatore del Milan Clarence Seedorf ha sottolineato che «ognuno di noi può fare la differenza nell'aiutare gli altri, Milano sta facendo molto e può fare ancora di più». Il premio Nobel per la pace Al Gore ha detto che «il progetto di Milano è solido, costruito con l'obiettivo di un impatto ambientale pari a zero». Due ballerini hanno "disegnato" con un laser nomi e loghi delle città che hanno ospitato l'Expo, concludendo con Milano. Infine gli interventi dei politici, e poi sul palco Andrea Bocelli e il Coro dell'Antoniano.
In realtà ci sono molte buone ragioni per ritenere che l'Expo a Milano sia una straordinaria opportunità per la città. Le metropoli che hanno ospitato i grandi eventi quasi sempre ne hanno approfittato per imprimere una svolta allo sviluppo urbanistico, per migliorare le infrastrutture e per allacciare i collegamenti con il mondo. Una straordinaria opportunità perché questa città sonnecchia nel dopo-Tangentopoli, senza un vero piano di sviluppo, nascondendosi dietro l'operosità e l'efficienza milanese e trascurando i problemi ambientali, sociali ed economici che si sono andati accumulando.

(foto da internet)

Promesse e cartoline dalla Milano del 2015. Si spera di usare la locomotiva Expo per ripartire. Le stime parlano di 70mila nuovi posti di lavoro per costruire tutto l'occorrente; di quasi quattro miliardi di euro di indotto per il sistema economico locale; di un'Esposizione universale ecosostenibile, un evento a "impatto zero", dove si viaggerà a idrogeno e si prenderà energia dai pannelli solari.
Il logo della candidatura dell’Expo 2015 di Milano è il celebre disegno Uomo di Vitruvio di Leonardo da Vinci, simbolo mondiale dell’uomo che si colloca perfettamente al centro delle dinamiche del pianeta.
E adesso cosa succederà con Malpensa?
Si vedrà, ma per il momento forza Milano che porta a casa l'Expo, e a lavorare!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

TANTI AUGURI A TUTTI DEGLI ITALIANI, SOPRA TUTTO AI MILANESI!!!SARÀ UNA BUONISSIMA RAGIONE PER VISITARE LA CITTÀ

Anonimo ha detto...

Malpensa da pena: lontano di Milano e chiude!