Mi piace viaggiare nel senso di trovarmi altrove. Viaggiare non sempre è piacevole, si va incontro all'ignoto e questo è sgradevole ma stimolante. Inoltre il viaggio, specie in Africa dove mi sono recato spesso negli ultimi anni ci pone dei problemi che bisogna risolvere in fretta senza esitazioni: viaggiare dunque vuol dire agire. Infine, almeno per me, il viaggio è "depaysement" cioè sentirmi straniero, altro, diverso. Quando ritorno da un viaggio è come se avessi un nuovo sguardo per le mie abitudini e soprattutto per il mio lavoro.
Un omaggio del tutto personale è quello di Dacia Maraini. Non poteva che essere lei, la compagna di vent’anni di vita, la fotografa ideale per ricordarlo nel centenario della sua nascita. Negli spazi della Ex Gil a Trastevere l’omaggio personale della scrittrice, la mostra "Moravia. Dal mondo intero. Fotografie di Dacia Maraini".
Dal Mali a Cuba, dagli States al Giappone, quasi cento scatti, in gran parte inediti, di Moravia e Maraini in viaggio, realizzati tra gli anni Sessanta e Ottanta. Rare le immagini in cui compaiono entrambi, come sempre accade a chi si sposta in coppia, ma la presenza di Moravia è sempre percepibile. Le immagini della mostra ritraggono lo scrittore in compagnia di altri personaggi di rilievo della cultura italiana. La foto che illustra questo post lo ritrae in un villaggio a Mali, in compagnia del suo carissimo amico Pier Paolo Pasolini. Ascoltate la sentita orazione funebre che lo scrittore dedica all'amico poeta scomparso.
3 commenti:
Molto bello questo post. Moravia mi piace molto.
Bellissimo questo post e anche molto interessante. Felicitazioni.
Non ho letto niente di Moravia, credo che può essere un po' complesso per me ancora, ma ho letto qualche poema di Dacia Maraini ed è impressionante la sua profondità. La sua poesia è calma, paziente, intima. Non so se c'è un post dedicato a lei, ma sarebbe una buona idea, che pensate?
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