(foto da internet)
Un po' di fantascienza con lo scrittore Valerio Evangelisti, nato a Bologna nel 1952. Nel 1994 vince il Premio Urania con Nicolas Eymerich, inquisitore, primo tassello di una saga che conta con altri romanzi, tutti pubblicati da Mondadori: Le catene di Eymerich, Le campane di Eymerich, Il corpo e il sangue di Eymerich, La crociata di Eymerich, Eymerich: la quinta essenza. Del 1998 è l'antologia di racconti Metallo urlante (Einaudi), mentre nel 1999 è uscito in tre volumi Magus. Il romanzo di Nostradamus, seguito nel 2000 dalla raccolta di saggi Alla periferia di Alphaville. Scrive sceneggiature per radio, cinema e televisione, ascolta la musica che fa da soundtrack ai libri che scrive ed è direttore editoriale della rivista Carmilla.
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Nicolas Eymerich, inquisitore segna l’esordio nella narrativa del protagonista di una delle saghe più amate, che ha conquistato un pubblico di lettori, ben più ampio rispetto a quello dei soli appassionati di fantascienza.
Il lettore si tranquillizzi: ogni episodio è indipendente dall'altro, e le caratteristiche del personaggio, la sua psicologia, il suo modo di pensare e sentire, vengono delineate in ogni romanzo come fosse la prima volta. Un'eccellente maniera di affrontare la serialità, che concede la massima libertà a chi scrive ed anche a chi legge. Basato sulla vicenda di un inquisitore catalano realmente esistito nel Trecento, la creatura di Evangelisti è un uomo intollerante e spietato, molto intelligente, coltissimo, dotato di spirito e coraggio, privo di dubbi e tormentato, impegnato con inesauribile energia in una lotta contro culti pagani, sette demoniache e misteriose forze maligne. Le sue avventure si svolgono nel luogo che gli appartiene, l’Europa medievale popolata di cristiani, ebrei, musulmani ed eretici; ma anche in piani temporali diversi, dal passato prossimo al futuro più remoto. Perché il nemico di Eymerich è un’entità metafisica che ripropone attraverso i secoli un’unica, eterna sfida: un nemico che può subire solo sconfitte brevi e temporanee...Nel passato e nel futuro, poi, sempre presentati a capitoli alterni, in un avvincente e rigoroso montaggio che ha molto di cinematografico, si dipanano le conseguenze delle situazioni che Eymerich ha vissuto. Non di rado con esiti tragici per l'intero nostro mondo. In questo romanzo, l'inquisitore ha a che fare con il risorgere di antichi culti pre-cristiani che proiettano i loro tentacoli nel nostro futuro. Evangelisti ha saputo costruire un suggestiva teoria pseudo-scientifica, e si è rifatto, con molto rispetto e notevole creatività, al modello classico della narrativa fantastica, per giungere al capitolo conclusivo che unisce tutti i fili della storia e chiarisce l'enigma. Romanzo dopo romanzo, la saga fa ormai parte della letteratura popolare. La scrittura di Evangelisti è al servizio del racconto, dispone di toni e colori molto vari, ma non è mai vanitosa, è solida e sorvegliata, serve per sprigionare suoni, odori e brividi, dibattiti teologici come duelli all'ultimo sangue, metafisiche che fanno a scazzottate, incubi a occhi spalancati.
Buona lettura!
2 commenti:
Si trova in spagnolo?
Sì, è tradotto in spagnolo, casa editrice Mondadori.
Ciao
Giuliana
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