martedì 23 ottobre 2007

Sua maestà il caffè


(foto da internet)

Sapete qual è il caffè che più lo mandi giù e più ti tira su? Ma certo, è il caffè Lavazza, quello crema e gusto, l’espresso che dà al gesto quotidiano del caffè quel valore aggiunto che lo rende un atto unico e speciale.
E, nell’epoca di calendari dell’anno che verrà, non poteva mancare l’appuntamento con il calendario Lavazza, giunto alla sedicesima edizione. Scenografia scelta per la presentazione in anteprima mondiale: Parigi, la suggestiva Reggia di Versailles. Un vero e proprio incontro con l’immagine d’autore, con la pubblicazione di immagini firmate dai più grandi fotografi del panorama mondiale (dal primo di Helmut Newton fino alla “The most incredible espresso experience” 2007 firmato dal fotografo spagnolo Eugenio Recuenco). Il tema del 2008, The Most Majestic Espresso Experience: un mondo incantato e pieno di sfarzo nel quale le protagoniste sono donne aristocratiche, determinate, che si sentono regine nella vita.


(foto da internet)

Francesca Lavazza - direttore Corporate Image del gruppo Lavazza – così lo definisce : «È un calendario raffinato e sontuoso, sensuale, ironico e innovativo. Ad accomunare il nostro espresso e la fotografia ci sono le stesse modalità di fruizione: l’immediatezza, la forza, la spinta energizzante. Sono i due principali testimoni di eventi che scandiscono la giornata o del tempo che passa». Sono immagini caratterizzate dalla costante allusione al mondo dell’Art Noveau, con richiami alle corti di Francia, alle corti imperiali cinesi e perfino al medioevo cavalleresco. Le regine del calendario invitano alla loro corte per vivere un’esperienza maestosa, ma il re non può non esssere che lui, mounsieur caffè, rigorosamente Lavazza, che regna sovrano in ogni immagine. Lo ha realizzato il fotografo scozzese Finlay Mackay, uno degli artisti più innovativi che attualmente lavorano nel campo della fotografia, con la direzione artistica dell’agenzia Armando Testa, strettamente legata al mondo Lavazza, dove la celebrazione della tradizione del caffè è da sempre connessa alla strategia di comunicazione: dalla nascita del primo logo, nel 1946, o dalla prima azione di marketing, nel 1949 .




(foto da internet)

Ma il vero boom comunicativo si raggiunge con i Caroselli di Carmencita e Caballero Misterioso, pietra miliare della storia della pubblicità italiana, ideata nel 1958, sempre dall’agenzia Testa. Carmencita, un personaggio così radicato nell’immaginario italiano da venir nuovamente “arruolato”, nel 2005, sempre da Lavazza per raggiungere i consumatori più giovani, grazie alla forza delle sue storie sentimentali e avventurose.




(foto da internet)

Beh, a questo punto c’è venuta l’acquolina in bocca: andiamoci a prendere “na' tazzulella ‘e cafe’”. Ma..., attenzione, il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

In un viaggio in Italia ho provato il caffè del bar "Mondo", a Roma nella piazza del Panteón. Lo consiglio.

Anonimo ha detto...

Qui il caffé era nefasto. Valiente dava pena. Ora si trova il caffé Illy in molti bar e credo che è buono.

Anonimo ha detto...

¿El mejor café? El de Gambrinus, en Nápoles.

Anonimo ha detto...

Il meglio caffé che ho provato è quello del bar S. Eustachio a Roma.

Anonimo ha detto...

Il caffè mi piace molto, da sempre l’ho bevuto con vero diletto. Mah......sai.....l’età ..., cinque anni fa che non posso prendere il caffè della cena, perché dopo non ce la faccio a addomentare. Io ricordo ancora due caffè eccelenti. Il primo lo facevano in un bar del mio paesino “el Mini”,( 20 anni fa); e l’altro, l’ho preso nella piazza della Repubblica di Argentina a Roma, in un piccolo ristorante che si chiamava “Il Delfino”