lunedì 29 ottobre 2007

Giulietta e Romeo, un'opera popolare

(foto da internet)



Riccardo Cocciante, negli anni Settanta, è stato sinonimo di canzoni che spezzavano il cuore. In realtà lui era solo l’autore delle musiche, ma quando cantava Quando finisce un amore e Bella senz'anima lo faceva con una tale veemenza e convinzione che il pubblico faceva fatica a distinguere il musicista dal paroliere. Al pubblico venne la pelle d'oca nel 1978, quando Mina inserì Margherita nel programma del suo concerto d'addio, alla Bussola.
Cocciante, dopo esser fuggito a Miami per paura che le sue melodie facessero addormentare innanzitutto se stesso, (per ripetere le sue parole), oggi, è di nuovo alla ribalta e fa parlare di sé, ma questa volta come co-autore di musical.
Il 1° giugno 2007, all’Arena di Verona, è andata in scena l’anteprima mondiale della sua nuova opera popolare: Giulietta e Romeo.


(foto da internet)


Tutto ebbe inizio qualche anno fa, in Francia (Riccardo Cocciante è italo-francese, nato in Vietnam), quando insieme al paroliere Luc Pladomon si decise a mettere in scena il Notre Dame de Paris, di Victor Hugo (la Esmeralda del tour italiano è Lola Ponce). È stato uno spettacolo senza uguali: l’opera è stata tradotta in quattro lingue e ha fatto il giro del mondo, conquistando ogni sorta di pubblico: ha persino incantato l'estremo oriente. La versione italiana è adattata da Pasquale Panella , ed è nei teatri da oltre 5 anni.
Il grande pubblico, dopo essersi emozionato con le pagine del capolavoro letterario, ha imparato che le varie arti possono sposarsi tra di loro in modo felice.

(foto da internet)

Così, dopo una lunga attesa, Riccardo Cocciante ha deciso di donare alla lingua di Dante un’opera tutta sua. La sua genialità creativa ha preso spunto dalla più celebre, appassionata, tragica ed insieme romantica, storia d'amore di tutti i tempi: Romeo e Giulietta, in questa occasione Giulietta e Romeo. Il loro amore, nato dalle novelle italiane di Luigi Da Porto, Masuccio Salernitano e Matteo Bandello, e portato nei cuori di tutti i lettori dal dramma di William Shakespeare, adesso fa vivere nuove intense emozioni.
Dopo tre anni di intenso lavoro, tra cast, scenografie, coreografie, dall’anteprima e per tutta la stagione, l’opera ha riscosso un tale successo da dover ampliare il calendario fino alla primavera del 2008.
La storia dell'appassionato amore tra Romeo e Giulietta, sfortunato e tragico, perché nato nell'ambito di una spietata quanto stolta guerra tra le due principali famiglie veronesi del tempo, i Montecchi e i Capuleti, è universalmente nota, ma la sua trasformazione in musical è stato un inedito assoluto che non ha mancato di attirare l'attenzione e l'entusiasmo del pubblico.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo che sopra attuava nelle canzoni. In spagnolo ha anche cantato ma non mi piace molto il suo stiel.

Anonimo ha detto...

Non mi attira i musicali tranne Grease.
Ciao
Alberto

Anonimo ha detto...

Ma come è inteligente questo Cocciante. Da POP star a fare POPular el dramma veronese cè un largo "trecho" che percorre sensa nemmeno strucarsi. Io ricordo con piacere la versione spagnola de: Tu yo yo, el viento y la fabula. Era la canzone dei iei dieci anno y, guarda caso, io ero profundamente innamorato di una ragazzina che nonostante non chiamarsi Giulietta era cosi vietata. Tutti, qualche volta, siamo stati Romeo. O Giulietta.