Carlo Alberto Rossi, autore della canzone, rilascia un’intervista in cui parla della polemica suscitata dalla presenza della cantante all'undicesima edizione del Festival:
Nel 1961 vinsi a Sanremo come discografico, con Luciano Tajoli (Al di là), e fui sconfitto come compositore con Mina. Quell’anno, la favorita del Festival era la giovanissima Mina che cantava la mia Le mille bolle blu in un’eccezionale arrangiamento di Ennio Morricone. La nostra vittoria era tanto scontata che la mia casa discografica ricevette 700 mila prenotazioni per il disco di quella canzone. Intorno ai nostri nomi c’era dunque un’aria di grande attesa, ma assai poca simpatia... Molta gente non riusciva a digerire l’immenso successo di una ragazza che aveva solo vent’anni e che faceva strada perché aveva due doti soprattutto: l’istinto e l’ignoranza. Naturalmente la ritrosia della tigre era scambiata per arroganza e divismo. Mina cercò di rimanere calma in mezzo alla tempesta, ma arrivò al festival stremata, sia fisicamente che moralmente... Cantò ugualmente e con molta classe, ma arrivò quinta... I fedeli del galateo scoprirono che aveva accompagnato con un gesto volgare il vocalizzo iniziale della mia canzone (il celebre blblblblbl inventato dal paroliere Vito Pallavicini). I moralisti conclusero infine che la nostra sconfitta era una punizione più che meritata per Mina, perché aveva voluto fare la diva, e per me, che mi ostinavo a scrivere canzoni raffinate, rarefatte.
Amareggiata e delusa, Mina decide di non partecipare mai più al Festival e si vendicherà in un modo un po’... particolare: ripescherà tutti gli anni uno o due brani non particolarmente fortunati del festival, incidendoli nella sua personale interpretazione e ottenendo risultati sorprendenti sia in termini artistici che commerciali. Emblematico a tale proposito sarà il successo di E se domani, passata inosservata nelle versioni di Fausto Cigliano e Gene Pitney, e da lei trasformata in un vero e proprio successo.
Questo suo vezzo si materializzerà nella raccolta Mina Sanremo:
- La voce del silenzio (guarda il video>>) (leggi il testo>>)
- E se domani (leggi il testo >>)
- Il posto mio
- Canzone per te (leggi il testo >>)
- Come mi vuoi (leggi il testo >>)
- Non c'è che lui
- Almeno tu nell'universo (leggi il testo >>)
- Deborah (leggi il testo >>)
- Che vale per me
- Un'ora fa
- Ma che freddo fa (leggi il testo >>)
- Sarà per te
- Ancora (leggi il testo >>).
- When you let me go
- Rose su rose (guarda il video>>) (leggi il testo >>)
6 commenti:
Mitico e vendetta!
Sono cosa? Allora vedrete che cosa è vanità
Saró una diva come dicete voi
Alberto
La più b ella è E se domani. Un po' diva sì che è...
La più grande cantante italiana! Io credo che è un po' timida e riservata, ma non è diva.
Non so se si tratta di desiderio di vendetta, di un violento attacco di presunzione... ma sì so che è una brava cantante e mi piacciono molto le sue canzoni.
Nostra signora della canzone italiana... o... colei che puo' cantare l'elenco telefonico e farlo carne da hit. Si, fu una vendetta raffinatissima, uno sberleffo (questo si) a l'italia benpensante che l'aveva bandita della tv per essere la prima mamma single dello spettacolo, ma, sopratutto, una dimostrazione meravigliosa di come nobilitare un materiale sottovalutato. E perció... (a coro tutti, dai) ...E GRANDE GRANDE GRANDE
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