(Foto da Internet)
«Se la strega ha una scopa, la letteratura deve avere uno scopo»: uno slogan con un preciso programma culturale, e un’urna, illustrata da Mino Maccari, con l’immagine di una fattucchiera divertita, con scopa d’ordinanza in una mano e bottiglia del liquore dall’altra.
Stiamo parlando del Premio Strega, giunto alla 61ª edizione, assegnato a un libro di narrativa in prosa di autore italiano, pubblicato tra il 1 maggio dell'anno precedente ed il 30 aprile dell'anno in corso.
Sin dal 1944, il salotto Bellonci, nato dalle riunioni nella casa romana dei Bellonci, (il gruppo, gli «Amici della domenica», era formato da scrittori, giornalisti, critici, pittori, sceneggiatori, insomma, uomini e donne impegnati nella cultura) e il Premio Strega hanno rappresentato il primo tentativo culturale di tornare alla normalità, così come la Fondazione Bellonci è nata con l’obiettivo di diffondere la letteratura italiana nel paese e all’estero. Da questa «alleanza culturale degli spiriti», nel 1947 nacque in Maria l’idea di dar vita al Premio Strega, in collaborazione con il giovane industriale e amico Guido Alberti. Da allora si tiene ogni anno a Roma.
Stiamo parlando del Premio Strega, giunto alla 61ª edizione, assegnato a un libro di narrativa in prosa di autore italiano, pubblicato tra il 1 maggio dell'anno precedente ed il 30 aprile dell'anno in corso.
Sin dal 1944, il salotto Bellonci, nato dalle riunioni nella casa romana dei Bellonci, (il gruppo, gli «Amici della domenica», era formato da scrittori, giornalisti, critici, pittori, sceneggiatori, insomma, uomini e donne impegnati nella cultura) e il Premio Strega hanno rappresentato il primo tentativo culturale di tornare alla normalità, così come la Fondazione Bellonci è nata con l’obiettivo di diffondere la letteratura italiana nel paese e all’estero. Da questa «alleanza culturale degli spiriti», nel 1947 nacque in Maria l’idea di dar vita al Premio Strega, in collaborazione con il giovane industriale e amico Guido Alberti. Da allora si tiene ogni anno a Roma.
(Foto da Internet)
Tra le novità innestate su una struttura rigorosamente immutata, la Fondazione, da qualche anno ha reso itinerante la presentazione dei candidati attraverso le più belle città d’Italia, proprio per avvicinare il Premio ai lettori di tutta la penisola. Madrina della 61° edizione è la città di Caserta, e la sede della presentazione il suggestivo Belvedere di San Leucio.
Da pochi giorni gli “Amici della Domenica” hanno designato la cinquina della 61ª edizione, manifestando la loro preferenza tra i tredici autori candidati. Come di routine la prima votazione ha avuto luogo nella sede storica della Fondazione Bellonci, a Roma, tra le terrazze fiorite e la biblioteca che raccoglie un patrimonio librario, vincolato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di oltre 22.000 libri, tra rare prime edizioni e volumi arricchiti da dediche autografe dei protagonisti della letteratura italiana del Novecento.
La cinquina sarà, poi, protagonista a Milano, giovedì 28 giugno, in un appuntamento organizzato da Telecom Progetto Italia. E, prima dell’attesa serata finale del 5 luglio, nella tradizionale cornice del Ninfeo di Villa Giulia a Roma, quando sarà proclamato il vincitore del 61° Premio Strega, mercoledì 4 luglio presso l’Accademia dei Lincei a Roma, la Fondazione Bellonci e la casa editrice Utet presentano il progetto «100 capolavori. Collezione Premio Strega»: una collana dall’alto pregio tipografico che presenta i 60 Premi Strega e una selezione di 40 opere concorrenti.
4 commenti:
Un consiglio per i libri in italiano che si comprano per l'estate??
E' come il Planeta in SPagna?
Andreu, la cinquina eletta per il Premio Strega potrebbe essere una lettura interessante per il periodo estivo. Poi di Niccolò Ammaniti c'è anche Io non ho paura. Ma ovviamente ci sono tanti libri interessanti, da Calvino, Magris, Baricco etc.: ce n'è per tutti i gusti.
Vicente: la grande differenza con il Premio Planeta è che il libro vincitore del Premio Strega è un libro pubblicato, non inedito, come nel caso del premio Planeta, in cui si sceglie tra manoscritti. E probabilmente non è tanto commerciale, bensì più letterario! Più simile al premio Herralde di Anagrama, se questo fosse un premio per libri pubblicati.
Un saluto
I Premi Letterari penso che siano un bella ricompensa per questo mistiere tan sconsiderato che è fare lo scrittore. A me piace leggere e sono favorevole che questo lavoro sia propio riconosciuto. L’iniziativa del Premio Strega è affascinante, non la conosceva, e l’elenco di scrittori che hanno vinto dimostrano la qualità di questo Premio, e ho letto qualcosa di Moravia, di Pasolini, Pavese, De Filippo,... ecc.... ma è vero che ho letto quasi tutto in spagnolo e catalano, mi manca ancora livello per potere leggere questi autori in italiano.
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