mercoledì 13 giugno 2007

Il meme di Lu


(foto da internet)

Lourdes Doménech (Lu) ci ha girato un meme. E, come abbiamo detto tempo fa, per un blogger un meme è sacro. Chi è Lourdes Doménech, direte voi? Ebbene, è una collega bravissima che insegna lingua e letteratura spagnola a Blanes (Girona) che abbiamo avuto il piacere di conoscere a Barcellona durante l'incontro organizzato dall'Associazione Espiral l'8 e il 9 giugno scorsi.

A Barcellona abbiamo rivisto con piacere i vecchi amici Felipe e Sergi e abbiamo iniziato ad assegnare un volto ai colleghi che sinora conoscevamo solo via mail: Juanmi, Isidro...

E poi tutti gli altri, in una giornata piene di cose nuove, di idee, di chiacchiere da caffè, di chiacchiere a tavolino, di affetto, di voglia di star insieme e di condividere le nostre esperienze.
In questo contesto abbiamo conosciuto Lourdes, Bea, Mar, Tiscar, Paco, Xavier, Antonio, e tanti altri.
Sabato pomeriggio abbiamo ricevuto il premio Espiral 2007 in una cerimonia divertentissima che sembrava tratta da un film dei fratelli Marx.
Di ritorno a casa abbiamo ricevuto il meme di Lourdes che dice così (la traduzione è nostra):

Immagina che un collega, che insegna la tua stessa materia e che vuol lavorare con le TIC il prossimo anno scolastico, ti si avvicina -sa che tu hai un blog- per chiederti dei consigli. Che cosa gli diresti? Quali sarebbero i punti su cui costruiresti il tuo ragionamento affinché il tuo collega possa iniziare ad introdurre le TIC?



Ecco la nostra risposta:

Le TIC servono a


a) creare un nuovo rapporto docente/discente; b) fomentare il sapere collettivo che permette d'imparare (nel nostro caso una L2) in maniera diversa; c) creare un oggetto (o vari oggetti) di desiderio (blog, wiki, riviste online, ecc.); d) creare un vero desiderio e cioè un desiderio condiviso da altri (Deleuze dixit).

Il meme in questione noi lo giriamo a:

Paolo Gimmelli di Italiano, Toni Navarro di Ámbit Lingüístic, Giovanna Tonzanu e Denis Zamaro di Obló(g), Pilar Codonyer di Una finestra sull'Italia, Xelo Gómez di Nonsolingua, Ángels Bargalló di Italiano per tutti, Montse Bernàcer e Alfredo Juan di Magnablog, Felipe Zayas di Darle a la lengua, Ana Ovando di Voces griegas (desde Benicàssim), Sergi Mestre e Paco Rambla di Biogeo, Josep Lluís Guasch di Educació Ambiental Castelló, e last but not least, Antonio Solano di Re(paso) de lengua.

Non siamo mica pochi, no? Come arricchireste questo meme?

10 commenti:

Toni Solano ha detto...

Acabaré 'malparlant' el italiano gracias a vuestros nobles oficios.
Avisado estaba. Gracias.

Lourdes Domenech ha detto...

Gracie mille, amici

Un buena síntesis en cuatro puntos para los que auguro buenos deseos.

Anonimo ha detto...

Io non lavoro nel mondo dell'insegnanza ma dico che le TIC posono costruire una rete per imparare.

paolo gimmelli ha detto...

io aggiungo:
e) far conoscere direttamente il contesto culturale delle lingue che insegniamo.

f) far partecipare (inter)attivamente gli studenti nel dialogo con l'insegnante, con i compagni e, in generale, con tutti gli internauti

ma c'è tanto altro...

antoninavarro ha detto...

Grazie Gianpiero per la safida del meme! Guarda che adesso sto leggendo La inteligencia social de Goleman e pure lui parla dei "meme" con questi termini: "El poder de los memes parece deberse a su relación con la vía inferior, a través de su asociación con las emociones intensas. Tengamos en cuenta que, para nosotros, una idea es importante en la medida en que nos moviliza, y eso es precisamente lo que hacen las emociones(...) Poi, prendendo Goleman como riferimento direi che con questi meme stiamo sviluppando un contagio emozionale basico per la innovazione didattica.

Ana Ovando ha detto...

Muchas gracias por pensar en mí Gianpiero. Esto del contagio es muy sano ...

Anonimo ha detto...

Ciao, nel blog in cui scrivo parlo di vlog e wiki come alleati di web2.0: "Blog è l'espressione di sé stessi. Nasce dall'idea di "tracciare" la rete proprio come avviene per un diario cartaceo. Informazioni, notizie personali, pensieri e tanto altro ormai abitano lo schermo del nostro computer. Attraverso i Blog.
Oggi esistono tantissimi modi per crearne uno.
Avendo annunciato uno scacco all'html e agli altri linguaggi di programmazione, il nuovo strumento permette a chiunque di essere presente in rete. E come molti strumenti che nascono dalla e nella rete, il blog è cresciuto rapidamente. Un bimbo prodigio, versatile, che riesce a manifestarsi in differenti forme; tutte atte a garantire la possibilità di esprimersi secondo le proprie inclinazioni: moblog, watchblog, blog novel, audio blog e video blog o vlog."
se vuoi parliamone su www.showfarm.com/showfarmblog
CIAO e complimenti per il blog:-)))





http://www.showfarm.com/showfarmblog/

Anonimo ha detto...

Ciao Gianpiero, come va?
Complimenti per il vostro gemellaggio con la scuola di Quartell.
Oggi ho visto una foto nel giornale Las Provincias.

Saluti

Anonimo ha detto...

Siete abbastanza, Gianpiero. Io sono molto felice con questa esperienza nel blog,che mi è arrichito tantissimo. Devo dire che ho conosciuto molte cose da imparare, da leggere, da ascoltare.Ho visto con gli occhi dell’immaginazione (e con l’aiuto delle belle fotografie) le città e i paesaggi dell’Italia; ed inoltre ho imparato a cucinare qualche ricetta (già ce la faccio a fare alcune delle ricette di pasta), e capisco adesso meglio gli italiani e la loro cultura. E soprattutto ci avete dato una bella ferramenta per apprendere più facile questa bella lingua, ma seguo pensado che c’è molta informazione e mi manca tempo per potere utilizzararla.

Gio ha detto...

Domanda difficilina, caro Gianpiero! Vediamo... risponderò pensando a quello che in questo momento mi piacerebbe inserire nel nostro blog. Credo che sarebbe interessante far entrare anche i nostri alunni in un processo forse più partecipativo, in modo che si sentano essi stessi responsabili ed autori di una "creazione" che può servire ad altri alunni (nonché a loro stessi), come stimolo per l'apprendimento.
Molti di loro continuano a dire che leggono i blog, ma si vergognano di scriverci. Ecco: credo bisognerebbe far "sciogliere" questa "vergogna"...
Complimenti di nuovo per il premio!