(Foto da Internet)
Oggi comincia ufficialmente l’estate, e nell’aria c’è profumo di vacanze, di relax, di spensieratezza. Ricordiamo il solstizio d’estate con la musica degli anni ’60, probabilmente gli anni d’oro della canzone, con motivi che raccontavano il desiderio di rivedere le facce estive dopo un anno di lontananza (Stessa spiaggia stesso mare), facevano assaporare il sapore del mare (Sapore di sale), associavano il mare con la parola amore (Con le pinne, fucile ed occhiali), e inneggiavano all’abbronzatura (Abbronzatissima -all’epoca non c’era il buco dell’ozono, o meglio, nessuno credeva che il sole potesse far male).
A proposito di canzonette orecchiabili, ascoltate Bandiera Gialla, l’inno musicale degli anni sessanta, e punto di riferimento dei giovani che volevano ballare. Ma Bandiera Gialla è stata anche la prima trasmissione radiofonica interamente dedicata ai giovani e alla loro musica, nata da un’idea di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. La prima puntata risale al 16 ottobre 1965.
A proposito di canzonette orecchiabili, ascoltate Bandiera Gialla, l’inno musicale degli anni sessanta, e punto di riferimento dei giovani che volevano ballare. Ma Bandiera Gialla è stata anche la prima trasmissione radiofonica interamente dedicata ai giovani e alla loro musica, nata da un’idea di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. La prima puntata risale al 16 ottobre 1965.
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Il successo della trasmissione di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore ebbe fin dall'inizio un tale seguito da influenzare l'ambiente musicale. Prima di allora, infatti, cogliere un brano musicale giovane, fresco, appena uscito, e presentato in modo adeguato e competente, era praticamente impossibile. Per la prima volta i dischi dei Rolling Stones, Beatles, Manfred Mann, Beach Boys, Otis Redding, Wilson Pickett, James Brown - insieme alle novità italiane avevano nella consueta programmazione musicale il loro giusto spazio.
La capacità di spedire i dischi in classifica da parte di "Bandiera Gialla" era veramente prodigiosa. La trasmissione, in onda il sabato su Radiodue dalle 17,40 alle 18,30, presentava dodici brani a puntata, divisi in quattro terne, da cui usciva un finalista. Alla fine i quattro finalisti gareggiavano fra loro e si proclamava il vincitore, il "disco giallo", scelto dai ragazzi in sala, i quali avevano una bandierina gialla che veniva alzata per esprimere il gradimento. E furono proprio i ragazzi, con il loro reale entusiasmo, con la voglia di urlare le loro preferenze, con la loro passione ad assicurare il successo di "Bandiera Gialla".
Ancora un altro simbolo dell’epoca, il locale da ballo Piper, spesso definito "balera", ma in realtà è stato molto di più, emblema di un passaggio d'epoca, un punto di aggregazione, un riferimento per tutto ciò che era "giovane", "nuovo", "divertente", una pista di lancio per nuovi talenti nell'Italia dinamica dei secondi anni '60, e anche un mezzo per l'affermazione della nuova musica, e non solo di quella commerciale. L’idea del Piper era quella di trasferire il modello delle balere estive nella grande città e al di fuori del periodo delle vacanze, ma soprattutto doveva essere accessibile a tutti, visto che all’epoca c'erano ancora alcuni night club tradizionali, esclusivi per costi e frequentati solo da personaggi dello spettacolo, imprenditori o altra gente facoltosa, ma sostanzialmente preclusi ai giovani.
La capacità di spedire i dischi in classifica da parte di "Bandiera Gialla" era veramente prodigiosa. La trasmissione, in onda il sabato su Radiodue dalle 17,40 alle 18,30, presentava dodici brani a puntata, divisi in quattro terne, da cui usciva un finalista. Alla fine i quattro finalisti gareggiavano fra loro e si proclamava il vincitore, il "disco giallo", scelto dai ragazzi in sala, i quali avevano una bandierina gialla che veniva alzata per esprimere il gradimento. E furono proprio i ragazzi, con il loro reale entusiasmo, con la voglia di urlare le loro preferenze, con la loro passione ad assicurare il successo di "Bandiera Gialla".
Ancora un altro simbolo dell’epoca, il locale da ballo Piper, spesso definito "balera", ma in realtà è stato molto di più, emblema di un passaggio d'epoca, un punto di aggregazione, un riferimento per tutto ciò che era "giovane", "nuovo", "divertente", una pista di lancio per nuovi talenti nell'Italia dinamica dei secondi anni '60, e anche un mezzo per l'affermazione della nuova musica, e non solo di quella commerciale. L’idea del Piper era quella di trasferire il modello delle balere estive nella grande città e al di fuori del periodo delle vacanze, ma soprattutto doveva essere accessibile a tutti, visto che all’epoca c'erano ancora alcuni night club tradizionali, esclusivi per costi e frequentati solo da personaggi dello spettacolo, imprenditori o altra gente facoltosa, ma sostanzialmente preclusi ai giovani.
10 commenti:
Come dice il grande Izaguirre: miticoooo!
Canzoni indimenticabile! Grazie.
Canzoni indimenticabili e bellissime.
Il video di Vianello de 1962 è incredibile!! very cool!
Io credo che Sapore di sale è una delle piú belle canzoni mai scritte.
Ciao chiodini, qui i testi delle canzoni: sapore di sale
http://angolotesti.leonardo.it/G/testi_canzoni_gino_paoli_428/testo_canzone_sapore_di_sale_155768.html
abbronzatissima
http://angolotesti.leonardo.it/E/testi_canzoni_edoardo_vianello_8240/testo_canzone_abbronzatissima_301685.html
con le pinne...
http://www.canzoni-mp3.net/testo_pinne_fucile_ed_occhiali.htm
bandiera gialla
http://www.musicaememoria.com/bandiera_gialla.htm
stessa spiaggia stesso mare
http://www.canzoni-mp3.net/testo_stessa_spiaggia_stesso_mare.htm
Grazie Ángel, così le cantiamo.
Quando ho finito di leggere il post sentivo, due sensazioni molto diverse. In primo luogo un’immensa gioia per tornare ad ascoltare quelle belle canzoni che sono stati così importanti nella mia fanciullezza, il momento più bello è stato quando ho ascoltato “Sapore di sale” di Gino Paoli (ricordava perfettamente la canzone; ma che giovane sta in questo video Paoli!). In secondo luogo un’amara mestizia, perché penso che la vita passi troppo veloce,senza rendirsi conto, soprattutto quando vedo le faccie attuali di questi bravissimi cantanti.
Sapore di sale, per sempre.
hai ragione Ramon, come dice Pettenati "e la gioventù che è bella..". Saluti.
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