(foto da internet)
Se a 18 anni non fosse partito per un' audizione a Parigi, forse la sua immagine l'avremmo ritrovata su qualche santino. Arturo Brachetti degli anni di seminario come novizio dai salesiani, ha conservato fuori della scena e dei suoi numeri le maniere garbatissime ed il sorriso celestiale. Come ha detto più volte, i suoi genitori avviandolo al convento volevano prenotarsi una poltronissima in Paradiso. E invece... La sua carriera è cominciata a Parigi al Paradis Latin sotto la regia di Jean Marie Rivière, quindi in Germania come presentatore del trionfale Flic Flac di André Heller. A Londra il suo spettacolo Y è restato in cartellone per oltre un anno al Piccadilly Theatre. Nello stesso anno si è esibito nel Gala di Natale al Covent Garden in presenza della famiglia reale inglese.
"Uno dei miei ricordi più emozionanti è stato il giorno in cui ho conosciuto Bob Fosse e quando ho conosciuto Lady Diana e il Principe Carlo...ma non trovo più la foto!", ama ripetere, come ama mostrare orgoglioso una lettera - del febbraio 1998 - di Walter Veltroni: "Caro Brachetti, sono venuto, con la mia famiglia, a vedere il suo spettacolo. Pensavo di sapere quanto talento ci fosse nel suo lavoro. Sbagliavo, ce n’è molto di piú. Complimenti. Con stima, Walter Veltroni".
Dopo gli anni londinesi, è ritornato in Italia dove ha partecipato come ospite fisso alla trasmissione Al Paradise di Michele Guardì e Antonello Falqui. In teatro il successo italiano è arrivato subito con Varietà tra Massimo Ranieri e Marisa Merlini, con la regia di Maurizio Scaparro. Nel 1994 è tornato a Londra al National Theatre nella rappresentazione Square Rounds di Tony Harrison, mentre in televisione ha presentato The best of magic per Thames TV e The Night of magic per la Disney Television, distribuito in tutto il mondo. Dal 1994, sotto la produzione dalla Compagnia della Rancia e la regia di Saverio Marconi, Brachetti è entrato nel mondo del musical italiano con Fregoli, Brachetti in technicolor, e l'attuale L'uomo dai mille volti.
(foto da internet)
Dopo anni di assenza, arriva in Italia un artista molto amato all'estero perché dà ai sogni la consistenza della realtà con la velocità di un fulmine. Brachetti è un giovanotto, alto e magro, coi capelli sempre in piedi che in meno di un minuto può diventare e rendere viva qualunque chimera, illusione: il Rex di Fellini e King Kong, Mosè che apre il mar Rosso e Julie Andrews, Dracula e i cow boy. Arturo Brachetti, torinese giramondo, età indefinita ("e tale deve restare", dice) è il Fregoli dei nostri anni, un trasformista di sbalorditiva bravura, ma più spregiudicato e pop del leggendario maestro. Uno che rifà, con perizia ma anche spirito giocherellone, i miti di massa del cinema, del fumetto, della tv, cento personaggi in cento minuti, 22 film in mezz'ora, dal western a 007, da Judy Garland a Humphrey Bogart, da Via col vento a Fellini. Un fenomeno che, curiosamente, in Italia si è visto poco, forse perché Brachetti è molto più conosciuto come regista degli spettacoli teatrali di Aldo Giovanni e Giacomo (vedi>>).
Brachetti ha dichiarato: "L'uomo dai mille volti, il mio ultimo spettacolo, è stato pensato proprio come una enorme scatola dei giochi per eterni fanciulli che vogliono sguazzare tra i sogni".
E allora, buon divertimento!
4 commenti:
Come lo fa?
Che si può dire di questo personaggio?. Secondo me, mancano gli aggettivi per definire questo personaggio, e dire che è bravissimo, un maestro trasformista e un grandissimo attore mi sembra poco. Non dimentico el suo meraviglioso lavoro come regista degli specttacoli di "Aldo Giovanni e Giacomo, che sono dei grandi comici, e il suo video in You Tube è molto divertito.
Ho scoperto come lo fa, secondo me lavori con un sosia che si chiama Arturo B.
Qui il meglio del megliore travestitore del mondo
http://www.cuatro.com/multimedia/video.html?xref=20061017ctoultnot_3.Ves&view=baja
Saluti
Alberto
Grazie Alberto. Il video è ottimo.
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