Poco più di due ore di concerto, dalle atmosfere pacate e malinconiche di “Dune mosse” (senza la tromba di Miles Davis) fino alla ballata “You’re so beatiful”. In mezzo, gran parte delle canzoni del cd “Fly” (che ha già venduto un milione di copie in Europa e sarà pubblicato a fine giugno anche negli Usa), da “Occhi” passando per “Quanti anni ho”, “Bacco Perbacco”, “Pronto” e “Un kilo”, che da oggi è il nuovo singolo in tutte le radio, candidato a diventare un tormentone grazie al ritornello «Il tuo cervello non pesa un chilo».
«Ma non è un attacco a Vasco Rossi, come qualcuno ha pensato, è semplicemente un dialogo tra me e me quando sono nei momenti negativi», ha spiegato il cantante poco dopo lo show, ricevendo i giornalisti nella «Sala delle mani» dell’Olympia, dove tanti cantanti famosi hanno lasciato le impronte delle loro mani sul gesso.
«Per sopportare la fatica di questo tour mi sono preparato a casa in due settimane. In realtà ne avevo previste il doppio, ma poi mi è passata la voglia», ha spiegato il bluesman, che è apparso in forma e molto carico di energia.
Il tour che è iniziato ieri sera a Parigi (bis stasera e probabilmente ci sarà Johnny Halliday a duettare con il bluesman in “Madre dolcissima”) passerà dall’Arena civica di Milano (il 7, 8, 9 giugno), dall’Anfiteatro di Alghero (16 giugno), da quello di Cagliari (17, 18 giugno), poi Taormina 11 luglio, Valle dei Templi di Agrigento il 13 e 14 luglio e infine approderà all’Arena di Verona per due concerti il 21 e 22 settembre (ma si è in attesa della conferma del terzo show).
Forse anche per quelle date, ad aprire gli show sarà come a Parigi la figlia Irene Fornaciari, che all’Olympia ha cantato cinque pezzi con l’accompagnamento di un chitarrista acustico. «La differenza tra un musicista e un cantautore acustico - ha detto Zucchero dopo lo show - è che i musicisti suonano dappertutto, senza particolari esigenze. E così faccio io».
Durante il suo concerto, il bluesman ha ridato nuova vita ai suoi cavalli di battaglia come “Diavolo in me”, “Solo una sana e consapevole libidine” e “Diamante”. Poi ha accennato alla situazione musicale italiana: «Ci siamo solo io, Vasco ed Eros. Gli altri vengono dopo». E all’Olympia il pubblico di ogni età (dai giovanissimi ai signori più attempati) gli ha dato ragione.
(Tratto da La stampa)
2 commenti:
C’era una volta un allievo dell’EOI di Sagunt che aspettava un post dedicato al migliore cantante italiano (vivo) dell’attualità (almeno per me).Io so che non c’entra niente con che sia (anche) el cantante prefererito di una persona vicina. Perché l’opera di Zucchero
è una buona giustificazione per un post (se non mi sbaglio sono 24 anni di musico). Ma che cosa se puo dire di questo cantante? Mancano le parole, soltanto aggiungere. “Complimenti Zucchero per il nuovo tour”. Ah.. quello del karaoke è stato molto divertente.
Il più grande!
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