mercoledì 16 maggio 2007

Il segreto di Mussolini

(Ida Dalser e Benito Albino Mussolini, foto da Internet)

Dopo Buongiorno notte (guarda il trailer>>) Marco Bellocchio torna a fare un film sulla storia politica italiana del ‘900, ma questa volta il regista riporta all’attualità una terribile vicenda, parallela all’ascesa del Duce, che rimane insabbiata dall’implacabile censura fascista: l’esistenza di una moglie e di un figlio che il dittatore, nell'intento di occultare la propria bigamia, tenterà di nascondere in tutti i modi e che moriranno in manicomio.

Bellocchio spiega:

Il film che sto preparando si intitola Vincere, come la parola d’ordine del protagonista. E come la volontà invincibile della protagonista, Ida Dalser, l’amante e forse anche la moglie che diede a Mussolini il primo figlio maschio, Benito Albino, destinato come lei a morire in manicomio. (...) La parabola di Benito Mussolini che da acceso rivoluzionario diventa interventista è rivissuta attraverso immagini e situazioni private, gli episodi che sintetizzano i passaggi fondamentali della sua vita e dell’Italia di quegli anni sono descritti nel confronto con la figura femminile.

Si tratta di un tema di grande attualità dovuto al fatto che la destra italiana ha tentato in tutti i modi possibili di riscattare la figura di Mussolini e di mostrarlo come un dittatore inoffensivo, nonché bravo padre di famiglia.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sí un vero padre di famiglia!!!! Jajajaja.

Anonimo ha detto...

Bellocchio è un po' pesante, no vi pare? (come regista)

Anonimo ha detto...

E' un regista un po' denso.

Cristina Manfreda ha detto...

Avete ragione! Bellocchio non è un regista "leggero". I suoi temi ricorrenti sono la libertà, l'ateismo, la lotta contro l'oppressione, la famiglia, la decadenza della borghesia che fanno sì che i suoi film non siano proprio commedie...
Comunque, si tratta di un punto di riferimento del cinema italiano ed è vero che ha diretto film difficili, ma anche profondamente poetici come, per esempio, "Buongiorno notte".

Anonimo ha detto...

La destra politica (e no solo l’italiana), ha avuto, ha, e avrrà un vero problema di memoria. Dimenticare quelli anni così neri; pieni di terrore e di sangue; e non volere ricordare che è stato Mussolini chi ha messo l’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, guerra che ha distrutto tutto il paese; è una mostruosità e storicamente una temerarietà . Non c’è dittatore buono ( o meno cattivo), perchè tutti i dittatori hanno le mani sporche di sangue. Questi personaggi sono stati l’incubo del XX secolo (Franco, Hitler, Mussolini, Salazar, Idi Amin, Stalin, Mao, ecc....)

Anonimo ha detto...

È probabile che non capisca quello di “dittatore inoffensivo” perché non sono natta in una dittatura fascista (sebbene neanche voglio, grazie), ma sempre ho capito che un dittatore è un uomo che fa la sua voluntà più di tutto. E questo non deve essere buono, perché una persona non ha tutta la sapienza per potere reggere e scegliere sopra la vita dei altri, più quando utilizza la forza delle arme. Ma anche penso che, sebbene è importante non dimenticare quello che è stato parte della storia (lamentevole parte della nostra storia, non posso smettere di ricordare i anni della dittatura franchista), non si possa vivere dello scorso. Non si può ritornare nel tempo. Quello che è veramente importante, è quello che ancora non ha passato, è quello che dobbiamo scrivere noi, ora. La nostra storia sta nelle nostre mani. È il nostro tempo.

Antonio Candeliere ha detto...

Ramon avrà le sue ragioni...ma far conoscere i fatti, e non solo la storia scritta da chi ha vinto una guerra è un diritto dei cittadini...Forse tra 50 anni si verrà a conoscenza di mani sporche di chi ha amministrato l'Italia in democrazia!

DONATELLA ha detto...

PER ME IL FILM DI BELLOCCHIO VINCERE E' UN CAPOLAVORO E MI RATTRISTA IL FATTO DI NON TROVARE LA SALA CINEMATROGRAFICA AFFOLLATA DI GIOVANI CHE NON SANNO LA STORIA
CHE SONO IGNORANTI E RISCHIANO DI ESSERE AMMALIATI DA NUOVI PERNCIOSI UOMINI POLITICI.
QUESTO FILM DOVREBBE ESSERE PROIETTATO NELLE SCUOLE

Anonimo ha detto...

meno male che c'è qualcuno che ci insegna un pò di storia in maniera alternativa .......