martedì 29 maggio 2007

I pittori della felicità

(P.A. Renoir, Le due sorelle (sulla terrazza)-1881, Musée de l'Orangerie, Paris)

La Pinacoteca De Nittis si inaugura con una mostra dedicata a tre protagonisti della scena artistica parigina: Zandomeneghi, De Nittis e Renoir. I pittori della felicità.

L'esposizione, a cura di Tulliola Sparagni ed Emanuela Angiuli, si compone di circa ottanta opere tra dipinti, disegni, pastelli e grafiche dei tre artisti, che potranno essere ammirate fino al 15 luglio.


(G.De Nittis, Colazione in giardino, 1884, Museo Pinacoteca Comunale de Nittis, Barletta)

Giuseppe De Nittis nacque a Barletta nel 1846, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri. A quindici anni si recò a Napoli, dove si iscrisse all'Accademia di Belle Arti. Ma De Nittis considerava che dipingere non fosse un mero esercizio di stile e la sua attitudine nei confronti della tradizione gli costò l'espulsione dall'Accademia per indisciplina. L'amore di De Nittis per la pittura “en plein air” fece sì che il pittore, a soli 17 anni, fondasse la "Scuola di Portici" assieme ad altri giovani pittori. Peppino, o l’italiano, come è chiamato in numerosi saggi, è stato indubbiamente uno degli artisti più innovatori ed originali dell’Ottocento. L'accademico francese Henry Houssaye lo considerava "il capo se non il maestro della nuova scuola dei disegnatori dal vero all’aria aperta. Lui ha spirito, colore, una vera conoscenza della prospettiva lineare e il dono della prospettiva aerea". A 21 anni, De Nittis si trasferisce a Parigi dove otterrà un successo che, secondo lui, non avrebbe nemmeno potuto sognare in Italia: "Se fossi rimasto in Italia, non sarei il poco che oggi sono. È a Parigi che devo la mia fama."

Tutt'altro che provinciale è uno dei pochi autori italiani ad essere considerato un impressionista internazionale. Ha saputo coniugare perfettamente il suo passato regionale ed italiano con le istanze artistiche acquisite nei suoi soggiorni esteri.


( FEDERICO ZANDOMENEGHI - A letto, 1878 - Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti)

Federico Zandomeneghi nacque a Venezia nel 1841. Figlio di uno scultore, studiò prima presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia e dopo completò i suoi studi artistici a Milano. Nel 1874, anno di nascita dell'Impressionismo presso il Caffè Nadar, Zandomeneghi partì per la capitale francese. Il soggiorno si prolungò tutta la vita ed egli entrò a far parte del gruppo degli impressionisti. Dipinse i soggetti tipici del movimento, ma la sua fama si legò profondamente alla maestria nel ritratto e alle scene di vita mondana. Dame dai cappellini e dai vestiti alla moda lo associarono all'arte dell'amico Pierre-Auguste Renoir.

Zandomeneghi e De Nittis arrivarono a Parigi da Firenze, dove avevano partecipato alle esperienze dei Macchiaioli. Ben presto diventano per tutti "Des italiens de Paris". Nel 1868, De Nittis ottenne un contratto e poco dopo partecipò alla prima mostra degli Impressionisti. Zandomeneghi, invece, non ebbe tanta fortuna; ma fu molto apprezzato da Renoir, il padre dell'Impressionismo, con cui condivideva alcune modalità espressive. In particolare, Zandomeneghi e Renoir hanno in comune i soggetti delle loro opere: le donne e la natura. Renoir, però, ha anche qualcosa in comune con De Nittis: il modo in cui tutti e due rappresentano la Parigi mondana, come possiamo osservare ne Il salotto della principessa di De Nittis e ne La passeggiata di Renoir.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non conoscevo questi pittori impresionisti italiani; sono molto interessanti.

Anonimo ha detto...

E' una felicità vedere questi pittori: bellissimi i quadri.

stampa foto ha detto...

Bellissimi questi dipinti e molto interessante il post!