martedì 19 febbraio 2008

Spello




(foto da internet)


Spello è saltata alla ribalta alcuni giorni fa grazie a Walter Veltroni che ha scelto proprio lo sfondo delle colline di questo paese per iniziare la sua campagna elettorale del PD.
"Cominciare da qui, da questa piazza, da questo borgo, è un modo per dire a cosa pensiamo: non al destino di questo o quel leader, non a questo o quel partito, ma al destino dell'Italia, al nostro paese, alle gravi difficoltà del suo presente e alle straordinarie potenzialità del suo futuro", ha esordito Veltroni.
Parlando con alle spalle la splendida campagna di Spello, quasi a farsi incorniciare in un quadro rinascimentale, Veltroni ha puntato buona parte del suo discorso sull'ambizione di cambiare il Paese attraverso la rivoluzione della politica.
Spello, quindi, la cornice. Spello è posta nella parte centro-orientale dell’Umbria tra Assisi e Foligno, ed è adagiata sulla pendice meridionale del monte Subasio da dove si affaccia sulla fertile valle del fiume Topino. Per il notevole patrimonio ambientale, culturale ed artistico fa parte del club de I Borghi più Belli d’Italia.

Spello unisce al suo carattere medievale, con vicoli tortuosi e antiche case in pietra, numerose testimonianze di epoca romana, come la cinta muraria, poi fondamenta per quella medievale, i resti del teatro, dell’anfiteatro, delle terme e del cosiddetto Arco di Augusto, antica porta di accesso all’acropoli. L’abitato è ancora circondato da mura, erette nel 1360 inglobando parte della cinta romana e tre splendide porte: porta Consolare (I secolo a.C.), la porta Urbica (o porta San Ventura) e la porta Venere di età augustea, costruita a foggia di arco trionfale, con ai lati le due torri di Properzio a pianta dodecagonale.



(foto da internet)



Tra gli edifici religiosi segnaliamo la chiesa di Santa Maria Maggiore (XII-XIII secolo), con grandi tesori d’arte all’interno: sul lato sinistro della navata la splendida cappella Baglioni decorata con affreschi del Pintoricchio, oltre a dipinti del Perugino e un antico pavimento in maiolica di Deruta (1516). Del Pintoricchio è anche la grande tavola Madonna e Santi (1508) custodita nella duecentesca chiesa di Sant'Andrea, che conserva anche un Crocifisso di scuola giottesca, ed è esposto il corpo del Beato Andrea Caccioli, compagno di San Francesco.






(foto da internet)


Oltre al palazzo Comunale, sede della Biblioteca, dell’Archivio storico e dell’Accademia di Studi Costantiniani, da visitare palazzo Baglioni (1358), palazzo dei Canonici, sede della Pinacoteca, e la chiesa di San Lorenzo (XII secolo), che conserva un prezioso tabernacolo in marmo, opera monumentale dello scultore Flaminio Vacchi (1587).

Nei dintorni l’interessante chiesa di San Claudio, bellissimo esempio di architettura romanica, la chiesa di San Girolamo con annesso convento, complesso edificato nel 1472 con il finanziamento di Braccio II Baglioni, signore di Spello, Villa Fidelia (XVI secolo), edificata dove un tempo sorgevano il Tempio di Venere, il Teatro e le Terme, ospita una ricca collezione di quadri, sculture, oggetti di antiquariato.

Il complesso di San Girolamo -il luogo scelto da Veltroni- si colloca nella parte più suggestiva del territorio: la zona, a ridosso del monte Subasio, è caratterizzata da una vegetazione che in modo naturale ha seguito nel corso degli anni la morfologia del monte, sviluppandosi in modo omogeneo alle prerogative ambientali e naturalistiche del luogo.




(foto da internet)



Celeberrima è anche la cosiddetta Infiorata, una rievocazione storico religiosa, che ha luogo tra maggio e giugno, nel giorno del Corpus Domini. Anticamente le strade della città venivano adornate di fiori per il passaggio della processione, poi con il passare degli anni si cominciò a conferire alle infiorate sempre più una forma artistica. Dal gettare semplicemente petali di fiore sulla strada si passò alla creazione di veri e propri disegni che oggi hanno raggiunto un elevato livello artistico. Gli infioratori lavorano tutto l'anno per la preparazione della loro infiorata raccogliendo erbe e fiori in ogni stagione. La maggior parte del lavoro viene fatto in primavera e, nei giorni che precedono l'evento, vere e proprie squadre di infioratori sono impegnati nella raccolta dei fiori sul monte Subasio. Ci vogliono numerosi giorni per la preparazione del disegno e per il reperimento dei fiori e delle foglie, alcuni utilizzati freschi altri fatti seccare, in modo da raggiungere le varie tonalità cromatiche. I disegni sono generalmente a sfondo religioso e sono creati da famosi artisti di fama nazionale. Le infiorate sono realizzate su fondo stradale, devono avere una superficie di almeno 24 metri quadri ed una lunghezza minima di 12 metri lineari. L'Infiorata di Spello ha inizio nel pomeriggio del sabato che precede la festa religiosa, e prosegue per tutta la notte, fino alle 8 del mattino. La notte dell'Infiorata è animata da migliaia di persone che attraversano senza sosta le strette vie del centro storico per vedere gli infioratori di Spello all'opera. La domenica mattina una giuria passa per giudicare e premiare la migliore infiorata, prima che siano calpestate dal passaggio della processione. Questo evento nel suo genere è considerato il più celebre d'Italia (vedi>>).


Un viaggio da non perdere!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una publicità gratis per questo paese, grazie alla politica.

Anonimo ha detto...

Bello paese, la infiorata si fa anche qui in Galizia.
Saluti
Alberto

Anonimo ha detto...

E' un paese molto bello. Lo consiglio.

Anonimo ha detto...

Non conosco l'Umbria, ma questo paese è bellissimo.