domenica 9 settembre 2007

Indietro tutta




(foto da internet)

Avete provato ad accendere la tv (non importa se italiana o spagnola) prima dei tg? Ormai non importa neanche la fascia oraria; a mezzogiorno, o di sera, fa lo stesso. Ci troverete, ma proprio dappertutto, concorsi con buste, scatole magiche, telefonate in diretta, parenti che cercano di aiutare con preziosi consigli i concorrenti, pubblico ululante, ballerine, baldi giovanotti e altre stupidaggini varie.
Il tutto all'insegna del dio denaro che si può guadagnare con i quiz, con la fortuna e con gli sponsor. Ebbene, vent'anni fa, nella televisione italiana, andò in onda un programma cult che entrò a far parte del nostro immaginario collettivo: Indietro tutta.
Il programma, sotto l'apparenza di un gioco a premi, aveva forti toni satirici verso la televisione stessa e i suoi contenuti. L'alma mater della trasmissione era Renzo Arbore, il quale, con il suo programma, fra gag e personaggi curiosi, canzoni e finti giochi a premi, non faceva altro che stigmatizzare un certo tipo di tv, che, proprio negli anni '80, aveva iniziato ad orientarsi verso un tipo di intrattenimento sempre più commerciale e di basso livello culturale, fra salotti televisivi sempre più frivoli, ragazze sempre più svestite e giochi a premi sempre più banali che distribuivano soldi facilmente.
Tra gli elementi satirici della trasmissione ricordiamo il Bravo Presentatore (interpretato dal geniale Nino Frassica) le Ragazze Coccodè, che ballavano vestite da galline, lo sponsor immaginario della trasmissione, il Cacao Meravigliao, (quanti italiani cercarono di acquistare questo prodotto nei negozi e nei supermercati credendo, davvero, alla sua esistenza?); e poi ancora Riccardino (il bravissimo Mario Marenco), il Pensatore, il notaio e tanti altri...



(foto da internet)

Vent'anni dopo, vi proponiamo, come protesta contro questo tipo di intrattenimento, uno scketch tratto da una puntata di Indietro tutta, in cui il pubblico (in studio e a casa) deve indovinare il nome di un personaggio famoso -cliccate qui>>- (l'indimenticabile Massimo Troisi, confuso, però, dal notaio con Rossano Brazzi); la sigla d'inizio della trasmissione (La vita è tutto un quiz/ leggi il testo>>) e l'entrata dello sponsor immaginario Cacao Meravigliao (che era lo sponsorao della nostra trasmissao...).

Buon divertimento!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto divertente. Non capisco tutto ma Troisi è Troisi!

Anonimo ha detto...

Invece d'allora oggi la tv rigurgita sia con la TDT sia con la Tv satellitare ed i manager-inbonitori per ricogliere (accattare) aspettatori e anche sponsor ricorrono al televoto (telesudoko) ed altri con lo scopo di afferarli, non credo che questo sia una buona mossa da parte loro.
'E una moda d'estate?
Saluti
Alberto

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu