martedì 11 settembre 2007

A Roma, la Chiesa vi alberga

(Foto da Internet)
Settembre a volte spaventa: l’anno lavorativo comincia e le vacanze si vedono tanto lontane. La testa è piena di buoni propositi, ma, probabilmente, la cosa che proprio non va giù è quanto tempo dovrà passare per poter far di nuovo un bel viaggetto? Nonostante i voli low-cost (che in alcuni casi sono una vera e propria fregatura -volo a 1 centesimo, che meraviglia!, ma poi se si aggiungono le tasse, un collo, di valigia, e ancora le spese di carta di credito e bla bla bla, di low rimane ben poco), muoversi da soli o in coppia (per non parlare poi se ci si vuole spostare in famiglia) sta diventando proibitivo. Lo spirito dell’InterRail è una chimera: viaggiare per soffrire, nooo!!!, meglio si sta a casa: sparagne e comparisce (proverbio napoletano che si traduce: si risparmia e si può persino fare una bella figura).
Ma... se avete voglia di fare una scappata nella città eterna, godervi le viuzze del centro, stare comodi senza spendere una cifra, che ne dite di una "casa per ferie" a 500 metri da San Pietro e 100 metri da Castel Sant'Angelo?
È la Domus Carmelitana Sant'Alberto Patriarca di Gerusalemme, dei fratelli Carmelitani.
(Foto da Internet)

"Carissimi amici - si legge nella nota di benvenuto che ogni cliente trova nella sua stanza - questa casa, pur offrendo tutti i servizi alberghieri di un normale hotel desidera conservare il clima di una casa religiosa che accoglie chiunque bussa alla sua porta, senza distinzione di razza, nazione, religione, cultura".
I Carmelitani sono nati in Palestina, sul Monte Carmelo, e vogliono che questo efficientissimo resort faccia da "luogo di incontro tra Oriente e Occidente, tra ebrei, cristiani e musulmani, promuovendo il dialogo tra i popoli e la pace". Nella hall lunga e stretta c'è, su un leggio, la Bibbia. I carmelitani hanno ridotto il loro spazio di meditazione e preghiera e, in occasione del Giubileo, hanno deciso di investire nell'hostelleria. La casa è nata "come segno di accoglienza per i pellegrini che giungono a Roma".
Sacro e profano: preghiera e canali televisivi di ogni tipo, croce del Giubileo e servizio di lavanderia. Ma in cosa consiste realmente la differenza della domus carmelitana con un albergo laico? A parte che a pochi metri dalla sala della colazione si apre un piccolo spazio dedicato "al dialogo interreligioso": un tavolo-altare con il candelabro ebraico e la Torah da una parte e il Corano dall’altra, è tutto uguale, se non fosse che i pellegrini possono godere dei servizi di un albergo a quattro stelle con prezzi molto più competitivi. A Roma, c’è ne sono, di alberghi gestiti da religiosi, per tutte le tasche, e, se non ci credete guardate un po’ nelle pagine dell’ente del Turismo.
Perché così economici?
Semplice, esenti dal fisco.... In Italia, per legge, un ente religioso che si dedica a un’attività commerciale è esente dal pagare l’Ici.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

¡qué chollo! (come si dice in italiano?). Metto subito tra i favoriti.

Anonimo ha detto...

Ma perché questi signori non pagano mai niente?

Anonimo ha detto...

La doppia 93 euro, niente male! Centralissimo!

Anonimo ha detto...

Ci sono altri siti per pianificare il soggiorno mi raccomando:
ostelli.it e travelcatalogos.com

Secondo la commissione eu la chiesa italiana deve versare le tasse al fisco subito.
Ciao
Alberto

Anonimo ha detto...

Che sola: un po napoletano ma quissa è cosi come si direbbe "que chollo". O che fregatura.
La chiesa è cosi. Qui, a Valencia, per entrare al Duomo si paga. Qué chollo.