giovedì 25 gennaio 2007

Il Bidone di Fellini su Punt 2

(Foto da Internet)

Giovedì 25 gennaio alle 00:30 andrà in onda su Punt 2
Il bidone
di Federico Fellini

Interpreti: Franco Fabrizi, Giulietta Masina, Richard Basehart, Broderick Crawford, Giacomo Gabrielli, Alberto De Amicis, Lorella De Luca, Riccardo Garrone, Amedeo Trilli, Ada Colangeli, Tullio Tomadoni, Maria Zanoli, Mario Passante, Gino Buzzanca, Irene Cefaro, Xenia Valderi. Genere Drammatico, b/n, 135 minuti. Produzione Italia 1955.

I personaggi principali son tre: Augusto (Crawford), Roberto (Fabrizi) e Picasso (Basehart). Sono truffatori da quattro soldi. Il primo bidone lo tirano a due vecchiette facendo loro trovare un tesoro nel loro podere (per averlo devono pagare mezzo milione di dollari di messe), poi truffano dei benzinai lasciando a garanzia un vecchio cappotto. Augusto ha una figlia deliziosa che non vede mai, Picasso una moglie (Masina) sottomessa e disperata. Roberto, assolutamente cinico, è forse il peggiore di tutti, pensa solo a imbrogliare e alle donne. Tentano ancora una volta la truffa del tesoro nascosto. Una delle truffate è una ragazza paralizzata che si confida con Augusto, vestito da prete. Al momento della spartizione Augusto dice di non avere i soldi: non ha avuto il coraggio di imbrogliare la poveretta. I complici non gli credono, lo insultano e lo picchiano e poi gli trovano, nascosti in un calzino, i soldi. Augusto cadendo ha battuto la schiena. Abbandonato, dopo una notte terribile muore sulla strada, mentre lontano passa una famiglia di contadini. Fellini era al sesto film e aveva trovato la sua identità riconoscibilissima. Pochi anni dopo, con La Dolce vita avrebbe fatto l'ultimo salto di qualità. Ma la poesia c'è tutta, e ci sono i contenuti ancora robusti dell'età migliore, quella dell'energia. Augusto porta sua figlia al cinema, è contento, possiede un valore che aveva persino dimenticato, ma al cinema viene riconosciuto da qualcuno che aveva truffato, e finisce in prigione. E la figlia assiste a tutto. Inserito temporalmente fra Le notti di Cabiria e La strada, storie di squisito mondo e di fantasia felliniana, il film è una sorta di intervallo di realismo, ultimo richiamo in questo senso. Amaro e vedibile a posteriori, va rivalutato rispetto a una critica che lo ha inteso come "opera minore".

(Tratto da Mymovies.it)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non conoscevo questo film di Fellini, lo vedrò.

Anonimo ha detto...

Il film era un poco raro.

Anonimo ha detto...

Ma perché fanno i film sempre tardi?