domenica 7 gennaio 2007

IL TINTORETTO A MADRID


Vi offriamo una splendida occasione per fare un salto a Madrid: il Museo del Prado inaugurerà il prossimo 29 gennaio la mostra ‘Tintoretto’, con opere del pittore italiano provenienti dai principali musei ed istituzioni europee e americane.
Si tratta della prima mostra antologica dedicata all'artista in Spagna. L'inaugurazione verrà presieduta da Don Juan Carlos e dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La mostra includerà 49 tele, 13 disegni e tre sculture ed evidenzierà le dimensioni del Tintoretto como pittore narrativo religioso.
Parimenti, il Museo del Prado celebrerà un congresso internazionale sul Tintoretto il 26 e il 27 febbraio che riunirà grandi esperti della pittura veneziana del 'Cinquecento'.

Figlio di un tintore di panni di seta, Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, cioè il piccolo tintore, per la sua costituzione minuta, nacque a Venezia nel 1519. Irrequieto allievo, per un breve periodo, del Tiziano, che gli sarà sempre avverso, a vent'anni aprì una propria bottega nella città della laguna. Il suo geniale virtuosismo prospettico e la sua innata tendenza a caricare espressivamente le pose e i gesti dei suoi personaggi, risaltano fin dalle sue prime opere come negli Episodi delle Metamorfosi (Modena, Galleria estense), nel Cristo fra i dottori (Milano, Museo del Duomo), nella tela sulla Conversione di San Paolo (Washington, National Gallery) e nelle due tele del 1547 dipinte per la chiesa di san Marcuola, l'Ultima cena e la Lavanda dei piedi, quest'ultima oggi alla Wilton House di Salisbury.
Ma è con la grande tela del Miracolo di San Marco (Venezia, Accademia), che egli si impone all'attenzione dell'ambiente veneziano. In quegli anni Tintoretto cominciò a lavorare per la Scuola di San Rocco (San Rocco che risana gli appestati) e per la Scuola della Trinità (San Giorgio e il Drago, Londra National Gallery).
Nel 1564, i lavori per la Scuola di San Rocco divennero sempre più frequenti. Nacque così uno dei più straordinari e celebri cicli pittorici del tardo rinascimento italiano e di tutta la pittura veneziana con le Scene della Passione di Cristo (1567), Le Storie bibliche, le Storie del Nuovo Testamento (1576), caratterizzati da un vibrante chiaroscuro e da una continua ed esuberante invenzione scenografica. Ad essi seguiranno, nel 1588, le Storie dell'infanzia di Cristo, di tono più lirico e contemplativo. Gli ultimi importanti dipinti furono quelli eseguiti per la chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia, la Caduta della manna, la Deposizione e, soprattutto, l'Ultima cena che, per l'ardito impianto compositivo diagonale e l'intenso pathos chiaroscurale, sigla con la forza di un grande capolavoro tutta l'opera del maestro veneziano.
Jacopo Tintoretto, morì a Venezia il 31 maggio 1594 e venne sepolto nella chiesa conventuale della Madonna dell'Orto.

(foto da internet)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Conosco poco il Tintoretto. Sarà una buona occasione per andare a Madrid.