sabato 13 gennaio 2007

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur

(Policlinico Umberto I di Roma. Foto da Internet)

Un nostro affezionato lettore ci ha scritto una mail in cui manifesta sorpresa e indignazione per un articolo apparso su El País su uno dei tanti scandali che colpiscono la politica italiana. L'articolo in questione riprende uno nuovo scoop realizzato da Fabrizio Gatti, un giovane giornalista che, qualche mese fa, si era distinto per un servizio realizzato come "infiltrato" tra i braccianti stranieri reclutati nel sud d'Italia (in una zona della Puglia) per la raccolta dei pomodori.

Questa volta, però, Gatti si è "infiltrato" nell'ospedale Umberto I di Roma, uno dei più grandi nosocomi d'Europa. Ha lavorato nel suddetto impianto per circa un mese senza essere disturbato da nessuno, travestito da uomo delle pulizie. Nessuno gli ha mai chiesto un tesserino di riconoscimento, nessuno gli ha mai domandato che cosa facesse. Gatti ha gironzolato indisturbato per quasi tutti i reparti dell'ospedale e ha girato delle scene agghiaccianti: laboratori incustoditi, escrementi nei corridoi, personale sanitario che fuma dappertutto, impianti fatiscenti, e chi più ne ha, più ne metta. Ma non è tutto: l'ultimo servizio di Fabrizio Gatti sul Policlinico di Roma è da brividi; s'intitola Qui rubavano gli occhi ai morti. Vi si narra che i malati deceduti in ospedale dovevano essere piantonati da agenti di custodia affinché nessuno potesse avvicinarsi alle salme, dato che era stato scoperto un traffico illegale di cornee!
Il ministro della Sanità, Livia Turco, ha inviato i carabinieri in tutti gli ospedali italiani per controllare la situazione sanitaria degli impianti: sinora più di 60 sono fuori legge!

Ci siamo ricordati di un frase scritta da Tito Livio che studiavamo a scuola e che abbiamo inserito come titolo di questo post. La sanità italiana è davvero la Sagunto di questi anni?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri sera nel telegionale di tve, alle 21, hanno fatto un servizio sul policlinico. Le immagini erano tremende. Che vergogna! Uno degli otto paesi più industrializzati al mondo con un servizio sanitario nefasto!

Adriana C. ha detto...

Può essere,e anche la sanità spagnola è "la Sagunto"..."un Sagunto" più pulito, però Sagunto alla fine.

Ana Ovando ha detto...

Citar a Tito Livio para este artículo ... ¡Ojalá nuestros alumnos pudieran siquiera saber quién fue Tito Livio, o porqué fue importante Saguntum en la antigua Roma! Mucho han cambiado los tiempos para las referencias clásicas desde que tú y yo fuimos a la escuela. Espero que la cita sirva para que algún interesado se preocupe por responder a esas preguntas.

Anonimo ha detto...

Hola Ana, tienes razón. ¿Cuántos lectores saben hoy en día quién fue Tito Livio? ¿Qué importancia tuvo Saguntum en la antigua Roma? Y más aún ¿por qué se ha utilizado la célebre frase para este post?
Un día leí una entrevista a Umberto Eco en la que daba este consejo a los estudiantes de bachillerato: estudiad el griego y el latín y más tarde interesaos por los ordenadores.
Doy mi pequeño consejo para la escuela española (y de toda Europa): más latín, griego, filosofía e informática en las clases.
¡Y más controles en los hospitales italianos!. Saludos.

Anonimo ha detto...

Mi fa molta tristeza pensare che la città più bella del mondo ci sono ospedali come il Policlinico Umberto I. L'immagini della TV sono terribili, e quello di rubare le corne ai morti e orribile. Spero che questa situazione finii rapidamente.