venerdì 12 gennaio 2007

DANTE ALIGHIERI (VOLTO E MUSICAL)



Due notizie su Dante:

a) abbiamo appreso in questi giorni che il profilo di Dante Alighieri non avrebbe niente a che vedere con i ritratti alquanto spigolosi che conosciamo. Una cosa è certa: il Sommo Poeta non era un bell'uomo, ma il suo volto non aveva i tratti duri e l'espressione torva e accigliata dei ritratti a tutti noti. Insomma, Dante era meno brutto di quel che si crede. Almeno così appare nelle elaborazioni al computer dei tecnici del Laboratorio di realtà virtuale della II Facoltà di ingegneria dell'Università di Bologna, sede di Forlì. Hanno creato addirittura vari possibili aspetti del volto del poeta: più magro, normale, più grasso. Ma sempre e comunque senza il mento prominente che tutti disegnano. E col naso grande e storto, ma non proprio aquilino. Il classico "profilo dantesco" è sparito quasi del tutto.
I ritratti che ci sono pervenuti volevano far emergere lo spirito del poeta; erano più psicologici che reali. Furono realizzati a partire dalla descrizione del Boccaccio che fornì lo stereotipo per tutta l'iconografia successiva: "Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccoli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato (...) e sempre nella faccia malinconico e pensoso".

b) La Divina Commedia diventa un musical! Monsignor Frisina, direttore della cappella lateranense ha firmato lo spartito della "Divina Commedia" in scena in autunno in un teatro romano. Ha utilizzato delle musiche punk, rock, jazz e metal per raccontare l'Inferno; il Purgatorio viene descritto con note ispirate in prevalenza alla mistica gregoriana, ma che con l'avvento del Paradiso esplodono in un trionfo di arie di musica lirica e sinfonica, sia classica che moderna.
Questa, in estrema sintesi, la colonna sonora della Divina Commedia di Dante Alighieri nella versione musical di monsignor Frisina, autore, tra l'altro, delle colonne sonore di alcune delle più note fiction trasmesse negli ultimi tempi da Rai e Mediaset ("Papa Luciani, il sorriso di Dio"; "Giovanni Paolo II"; "Callas e Onassis"; "San Pietro", "Don Bosco", "Abramo").

La Divina Commedia musical, non è un'opera nel senso classico del termine e, tantomeno, un'opera rock, ma una rappresentazione teatrale in grado di raccontare i canti del poema dantesco attraverso una commistione di più generi artistici che, accanto alla danza, alle scenografie, alla recita e al canto, avrà il suo motivo conduttore in un commento sonoro ispirato a più generi musicali, plasmati sui momenti più significativi del poema dantesco.

Sottotitolo dell'opera: "L'uomo che cerca l'amore". La prima assoluta sarà rappresentata - col patrocinio del Vaticano, del Senato e della Camera dei deputati - in autunno in un grande teatro di Roma. Dopo, inizierà una lunga tournée attraverso i più grandi teatri italiani e che toccherà anche importanti città europee. Due gli atti composti da Frisina, il primo con il prologo e l'Inferno; il secondo con il Purgatorio e il Paradiso.

Agli ordini della regista Elisabetta Marchetti opererà un team teatrale formato da 20 cantanti attori, 30 ballerini diretti dalla coreografa Anna Cuocolo, oltre 50 comparse.
Colossale sarà anche lo spazio entro cui agiranno gli attori: 18 metri per 24 per un totale di 650 metri quadrati. Tutto il racconto dantesco sarà rappresentato da un totale di 150 immagini, proiettati da sei impianti grazie ai quali tutto il pubblico avrà la sensazione di agire accanto agli attori e ai ballerini.

La scelta dei protagonisti (Dante, Virgilio, Beatrice, ma anche personaggi come Paolo e Francesca, Pia dè Tolomei, San Bernardo, Ulisse, Caronte..) è ancora top secret.
"L'unica cosa certa" spiegano i produttori "è che Dante sarà interpretato da un notissimo cantante attore italiano. Non è escluso che saranno scritturati anche importanti nomi internazionali".

(Tratto da La repubblica. Foto da internet)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sI VEDRÀ ANCHE IN SPAGNA?

Anonimo ha detto...

dopo la tortura della "lectura dantis" dell'università di valencia, durante gli anni di studio dell'italiano, mi sembra una buona idea mettere in musica la Divina Commedia. Forse mi sarei annoiato meno.