
sabato 30 giugno 2007
Vacanze!

venerdì 29 giugno 2007
Ci vuole un'altra vita?
Questo mondo alternativo sembra aver catturato anche l'attenzione di Antonio Di Pietro che ha annunciato recentemente di aver acquistato su Second Life un'isola per il suo movimento politico, l'Italia dei Valori.
Che ne dici, ti piacerebbe provare a vivere una seconda vita?
giovedì 28 giugno 2007
Sagunt, città del desiderio (letterario)?
mercoledì 27 giugno 2007
La Genova che verrà

«Senza nemmeno una colata di cemento» assicura, e senza rinunciare alla visione dall’alto che incanta ogni viaggiatore, Piano vuole disegnare l’idea della città, partendo dall’immediata necessità di un trasporto pubblico adeguato, in grado di liberare il centro dalle auto, che dovranno essere lasciate nei parcheggi di cornice.
In questi giorni la Triennale di Milano presenta Renzo Piano Building Workshop. Le città visibili una grande mostra monografica sull’opera di Renzo Piano che ha aperto la Festa per l’Architettura -IV edizione. Il sottotitolo della mostra è ispirato all’opera di Italo Calvino, uno degli autori che più hanno influenzato la sensibilità dell’architetto. Le città visibili lancia un’interpretazione dell’opera di Renzo Piano imperniata sulla centralità della visione urbana attraverso i progetti, raccolti in alcuni nuclei fondamentali: la città delle arti, la città della musica, la città delle acque, le città d’affezione (Parigi, New York, Genova, Milano). Ovunque, in tutte le città in cui ha lavorato, a Milano come a New York o a Genova o a Roma, le tracce del passato non sono rimosse, bensì reintegrate.
La Spagna non è nuova a questi tipi di interventi, e architetti riconosciuti a livello mondiale, regalano alla propria città progetti importanti: Oriol Bohigas, a Barcellona, con la Villa Olimpica, ha restituito il mare ai catalani e Santiago Calatrava, a Valencia, ha ideato un complesso la Città delle arti e delle scienze che, attualmente, è il richiamo turistico per antonomasia della città del Turia.
martedì 26 giugno 2007
Mille bolle blu

Carlo Alberto Rossi, autore della canzone, rilascia un’intervista in cui parla della polemica suscitata dalla presenza della cantante all'undicesima edizione del Festival:
Nel 1961 vinsi a Sanremo come discografico, con Luciano Tajoli (Al di là), e fui sconfitto come compositore con Mina. Quell’anno, la favorita del Festival era la giovanissima Mina che cantava la mia Le mille bolle blu in un’eccezionale arrangiamento di Ennio Morricone. La nostra vittoria era tanto scontata che la mia casa discografica ricevette 700 mila prenotazioni per il disco di quella canzone. Intorno ai nostri nomi c’era dunque un’aria di grande attesa, ma assai poca simpatia... Molta gente non riusciva a digerire l’immenso successo di una ragazza che aveva solo vent’anni e che faceva strada perché aveva due doti soprattutto: l’istinto e l’ignoranza. Naturalmente la ritrosia della tigre era scambiata per arroganza e divismo. Mina cercò di rimanere calma in mezzo alla tempesta, ma arrivò al festival stremata, sia fisicamente che moralmente... Cantò ugualmente e con molta classe, ma arrivò quinta... I fedeli del galateo scoprirono che aveva accompagnato con un gesto volgare il vocalizzo iniziale della mia canzone (il celebre blblblblbl inventato dal paroliere Vito Pallavicini). I moralisti conclusero infine che la nostra sconfitta era una punizione più che meritata per Mina, perché aveva voluto fare la diva, e per me, che mi ostinavo a scrivere canzoni raffinate, rarefatte.

Amareggiata e delusa, Mina decide di non partecipare mai più al Festival e si vendicherà in un modo un po’... particolare: ripescherà tutti gli anni uno o due brani non particolarmente fortunati del festival, incidendoli nella sua personale interpretazione e ottenendo risultati sorprendenti sia in termini artistici che commerciali. Emblematico a tale proposito sarà il successo di E se domani, passata inosservata nelle versioni di Fausto Cigliano e Gene Pitney, e da lei trasformata in un vero e proprio successo.
Questo suo vezzo si materializzerà nella raccolta Mina Sanremo:
- La voce del silenzio (guarda il video>>) (leggi il testo>>)
- E se domani (leggi il testo >>)
- Il posto mio
- Canzone per te (leggi il testo >>)
- Come mi vuoi (leggi il testo >>)
- Non c'è che lui
- Almeno tu nell'universo (leggi il testo >>)
- Deborah (leggi il testo >>)
- Che vale per me
- Un'ora fa
- Ma che freddo fa (leggi il testo >>)
- Sarà per te
- Ancora (leggi il testo >>).
- When you let me go
- Rose su rose (guarda il video>>) (leggi il testo >>)
lunedì 25 giugno 2007
Un pezzetto di Oplepo a Valencia

L'Oplepo è nato a Capri nel 1990 ad imitazione del gruppo francese dell'OULIPO.
domenica 24 giugno 2007
Questione di business

(Foto da Internet)
Nell’”angolo proibito”' ci sono una cinquantina di lettini e sdraio, con una quindicina di ombrelloni. All'interno dell'area le donne possono prendere il sole liberamente e farsi belle: a loro disposizione ci sono infatti hair stylist e truccatori per una 'remise en forme' post-spiaggia. Uno speciale menù, creato ad hoc per le ragazze e curato da una dietologa, si trova al ristorante sul mare, per tutte coloro che non vogliono rinunciare alla forma fisica ma che cedono a qualche tentazione. Poi ci sono i corsi di fitness, di cucina e altre amenità etniche. Il colore rosa avvolge la spiaggia, ed è la tinta dominante dello stabilimento, arredato in perfetto stile vintage con un forte richiamo alla “dolce vita”. Francesco De Biase, organizzatore del concorso di Miss Muretto, prova a dare un’anima alla spiaggia rosa: «E’ un esperimento che vuole valorizzare l’universo femminile con progetti per sole donne». Ma con o senza anima, le previsioni dicono che nei prossimi giorni la ”riserva indiana” della 134 sarà affollata, infatti secondo una statistica commissionata da un'agenzia matrimoniale, quest’anno in vacanza il 60 per cento dei turisti è single e il 20 per cento è composto da donne.
sabato 23 giugno 2007
Guggolando

In pochissimo tempo questo motore di ricerca, prima ancora di incassare migliaia di dollari e puntare trionfalmente alla Borsa, si è ritagliato il ruolo di icona mondiale, tanto da cambiare definitivamente linguaggi e abitudini.
Ma da dove viene questo nome così strano? Pare che la parola Google derivi da googol (il numero intero esprimibile con 1 seguito da 100 zeri, pari cioè a 10100), termine creato per illustrare la differenza fra un numero intero e l’infinito e che riflette la volontà della società di organizzare l'immensa quantità di informazioni disponibili sul Web. Inoltre il termine viene associato con un gioco di parole alla parola "binocolo" (in inglese goggles) infatti il motore permette di "guardare da vicino" la rete.
Diteci un po’: ‘guggolate’ anche voi? Vi sembra uno strumento di ricerca utile o potreste tranquillamente farne a meno?
venerdì 22 giugno 2007
I bambini sono di sinistra
(foto da internet)
giovedì 21 giugno 2007
Bandiera gialla

A proposito di canzonette orecchiabili, ascoltate Bandiera Gialla, l’inno musicale degli anni sessanta, e punto di riferimento dei giovani che volevano ballare. Ma Bandiera Gialla è stata anche la prima trasmissione radiofonica interamente dedicata ai giovani e alla loro musica, nata da un’idea di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. La prima puntata risale al 16 ottobre 1965.

La capacità di spedire i dischi in classifica da parte di "Bandiera Gialla" era veramente prodigiosa. La trasmissione, in onda il sabato su Radiodue dalle 17,40 alle 18,30, presentava dodici brani a puntata, divisi in quattro terne, da cui usciva un finalista. Alla fine i quattro finalisti gareggiavano fra loro e si proclamava il vincitore, il "disco giallo", scelto dai ragazzi in sala, i quali avevano una bandierina gialla che veniva alzata per esprimere il gradimento. E furono proprio i ragazzi, con il loro reale entusiasmo, con la voglia di urlare le loro preferenze, con la loro passione ad assicurare il successo di "Bandiera Gialla".
Ancora un altro simbolo dell’epoca, il locale da ballo Piper, spesso definito "balera", ma in realtà è stato molto di più, emblema di un passaggio d'epoca, un punto di aggregazione, un riferimento per tutto ciò che era "giovane", "nuovo", "divertente", una pista di lancio per nuovi talenti nell'Italia dinamica dei secondi anni '60, e anche un mezzo per l'affermazione della nuova musica, e non solo di quella commerciale. L’idea del Piper era quella di trasferire il modello delle balere estive nella grande città e al di fuori del periodo delle vacanze, ma soprattutto doveva essere accessibile a tutti, visto che all’epoca c'erano ancora alcuni night club tradizionali, esclusivi per costi e frequentati solo da personaggi dello spettacolo, imprenditori o altra gente facoltosa, ma sostanzialmente preclusi ai giovani.
mercoledì 20 giugno 2007
Negramaro
Ma Negramaro è anche il nome di una band salentina che ha preso in prestito il nome da uno dei vitigni della propria terra d’origine. Quest'epoca ci sembra molto appropriata per proporvi il video (diretto da Silvio Muccino) della canzone Estate (leggi il testo>>), tratto dall'album Mentre tutto scorre (leggi il testo>>). Le riprese si sono svolte a Porto Cesareo, una delle spiagge più note del Salento.
Che ne dite, vi piace?
martedì 19 giugno 2007
La panzanella
La panzanella è un piatto estivo: semplice e spontaneo; un piatto contadino per usare il pane avanzato e così non sprecar nulla. Attualmente viene servita nei ristoranti ed è molto gradita nella sua semplicità perché nella calura estiva è fresca, sazia ed è ricca degli elementi necessari a nutrire con leggerezza. Potremmo definirla como una specie di gazpacho non frullato?
affettate il pane e bagnatelo con acqua, quindi strizzatelo con delicatezza
perché non si spezzi. Conditelo con il basilico spezzettato con le mani, l'olio,
l'aceto ed il sale. Fate riposare in luogo fresco per almeno un'oretta prima di
servire.
Chi vuol trapassar sopra le stelle/en’tinga il pane e mangi a
tirapelle/un’insalata di cipolla
trita/colla porcellanetta e
citriuoli/vince ogni altro piacer
di questa vita/considerate un po’ s’aggiungessi bassilico e
ruchetta
(foto da internet)
L'etimo della panzanella è incerto. Il termine secondo alcuni, deriva dalle parole pane e zanella (da zana: cesta, conchino, piatto fondo o zuppiera); secondo altri dalla parola panzana che in origine voleva dire pappa.
D'estate, se vi capita di mangiare a Valencia, fate attenzione al menú del nostro buon amico Steve Anderson, alma mater del ristorante Seu Xerea: a volte diletta i commensali con una panzanella dal tocco moderno e personalissimo.
Buon appetito!
lunedì 18 giugno 2007
Il premio Strega
Stiamo parlando del Premio Strega, giunto alla 61ª edizione, assegnato a un libro di narrativa in prosa di autore italiano, pubblicato tra il 1 maggio dell'anno precedente ed il 30 aprile dell'anno in corso.
Sin dal 1944, il salotto Bellonci, nato dalle riunioni nella casa romana dei Bellonci, (il gruppo, gli «Amici della domenica», era formato da scrittori, giornalisti, critici, pittori, sceneggiatori, insomma, uomini e donne impegnati nella cultura) e il Premio Strega hanno rappresentato il primo tentativo culturale di tornare alla normalità, così come la Fondazione Bellonci è nata con l’obiettivo di diffondere la letteratura italiana nel paese e all’estero. Da questa «alleanza culturale degli spiriti», nel 1947 nacque in Maria l’idea di dar vita al Premio Strega, in collaborazione con il giovane industriale e amico Guido Alberti. Da allora si tiene ogni anno a Roma.
domenica 17 giugno 2007
Vivi l'Italia
Gesù, gli arancini di Adelina! Li aveva assaggiati solo una volta: un ricordo che sicuramente gli era trasùto nel Dna, nel patrimonio genetico. Adelina ci metteva due jornate sane sane a pripararli. Ne sapeva, a memoria, la ricetta: Il giorno avanti si fa un aggrassato di vitellone e di maiale in parti uguali che deve còciri a foco lentissimo per ore e ore con cipolla, pummadoro, sedano, prezzemolo e basilico. Il giorno appresso si prìpara un risotto, quello che chiamano alla milanisa (senza zaffirano, pi carità!), lo si versa sopra a una tavola, ci si impastano le ova e lo si fa rifriddàre. Intanto si còcino i pisellini, si fa una besciamella, si riducono a pezzettini gna poco di fette di salame e si fa tutta una composta con la carne aggrassata, triturata a mano con la mezzaluna (nenti frullatore, pì carità di Dio!). Il suco della carne s’ammisca col risotto. A questo punto si piglia tanticchia di risotto, s’assistema nel palmo d’una mano fatta a conca, ci si mette dentro quanto un cucchiaio di composta e si copre con dell’altro riso a formare una bella palla. Ogni palla la si fa rotolare nella farina, poi si passa nel bianco d’ovo e nel pane grattato. Doppo, tutti gli arancini s’infilano in una padeddra d’oglio bollente e si fanno friggere fino a quando pigliano un colore d’oro vecchio. Si lasciano scolare sulla carta.
Andrea Camilleri, Gli arancini di Montalbano
sabato 16 giugno 2007
Cinema Jove e Sergio Leone

(foto da internet)
1. Il colosso di Rodi (scheda>>).
Buon divertimento!
venerdì 15 giugno 2007
La casta

Il reportage denuncia come una certa politica, o meglio la sua caricatura ingorda, sia diventata un'oligarchia insaziabile e abbia coinvolto l'intera società italiana. Storie assurde, numeri da bancarotta, nonché aneddoti spassosi: un dossier impressionante, ricchissimo di notizie inedite, che scottano. Le auto blu dilagano, gli stipendi prevedono cifre da capogiro, gli organici sono così numerosi che sembrano quelli di una grande, anzi grandissima, nazione.
Ed ecco che le perplessità dei cittadini diventano sempre più forti. Dall’analisi emerge che la situazione era ben diversa, in un passato non tanto lontano, ovvero prima degli anni Ottanta, quando la sobrietà, o, in alcuni casi, addirittura, la tirchieria, erano la regola dei parlamentari e dei governanti. Gli autori cercano di analizzare quanto sia stata dannosa la politica degli anni Ottanta- anni dell’apparenza che vinceva sulla forma- per l’economia nazionale che ha visto il debito pubblico crescere in maniera esponenziale e le casse dello Stato svuotarsi spaventosamente, tanto che oggi c’è un debito superiore ad ogni Paese europeo e la Legge Finanziaria ha chiesto ai cittadini pesanti sacrifici per cercare di ristabilire un po’ di ordine, almeno nei conti?
E poi ci chiediamo perché la politica è in crisi e tanto lontana dai cittadini!
giovedì 14 giugno 2007
Versione originale o fanfic?
Ma chi sarebbe questa ragazza? Lei si presenta così:
Mi chiamo Francisca Solar, ho ventiquattro anni e sono cilena. Frances Káesar è il mio pseudonimo, che poi sarebbe un anagramma del mio vero nome. Sono giornalista e scrittrice e il prossimo anno vorrei studiare Criminologia.
Francisca legge Harry Potter e l'ordine della Fenice (vedi trailer del film>>) a 21 anni: "Lo lessi in 19 ore- racconta la Solar- "Non dormii, non mangiai e... non mi piacque". Dopo aver riflettuto su tutti quelli che, per lei, erano i difetti del libro, la giornalista decide quindi di scrivere una versione che li corregga e che proietti la storia oltre il punto i cui J.K.Rowling è arrivata a narrare le imprese del famoso mago. Pubblicato on line a episodi a partire dal giugno 2004, questo libro ha subito attirato l'attenzione della Random House Mondadori. Questa casa editrice, inizialmente, aveva progettato di pubblicare 'Harry Potter y el ocaso de los altos elfos' su carta; poi, realizza che le implicazioni in termini di diritto d'autore non l'avrebbero mai consentito (a meno di cambiare i nomi, i luoghi e gli aspetti del romanzo immediatamente riconducibili alla saga di Harry Potter), e vi rinuncia, raccomandando però a Solar di sottoporgli qualsiasi altro lavoro non derivativo che la giovane dovesse scrivere in futuro. Questo lavoro, La Séptima M, verrà presentato il prossimo 6 ottobre alla Fiera del Libro di Francoforte.
Avevate già sentito parlare del fenomeno fanfiction? Cosa ne pensate?
mercoledì 13 giugno 2007
Il meme di Lu
(foto da internet)
In questo contesto abbiamo conosciuto Lourdes, Bea, Mar, Tiscar, Paco, Xavier, Antonio, e tanti altri.
Sabato pomeriggio abbiamo ricevuto il premio Espiral 2007 in una cerimonia divertentissima che sembrava tratta da un film dei fratelli Marx.
Di ritorno a casa abbiamo ricevuto il meme di Lourdes che dice così (la traduzione è nostra):

Le TIC servono a
a) creare un nuovo rapporto docente/discente; b) fomentare il sapere collettivo che permette d'imparare (nel nostro caso una L2) in maniera diversa; c) creare un oggetto (o vari oggetti) di desiderio (blog, wiki, riviste online, ecc.); d) creare un vero desiderio e cioè un desiderio condiviso da altri (Deleuze dixit).
Il meme in questione noi lo giriamo a:
Paolo Gimmelli di Italiano, Toni Navarro di Ámbit Lingüístic, Giovanna Tonzanu e Denis Zamaro di Obló(g), Pilar Codonyer di Una finestra sull'Italia, Xelo Gómez di Nonsolingua, Ángels Bargalló di Italiano per tutti, Montse Bernàcer e Alfredo Juan di Magnablog, Felipe Zayas di Darle a la lengua, Ana Ovando di Voces griegas (desde Benicàssim), Sergi Mestre e Paco Rambla di Biogeo, Josep Lluís Guasch di Educació Ambiental Castelló, e last but not least, Antonio Solano di Re(paso) de lengua.
Non siamo mica pochi, no? Come arricchireste questo meme?
martedì 12 giugno 2007
E la Ducati vola...

Ebbene sì, le origini della Società Scientifica Radio Brevetti Ducati (questo era il nome originario della Società) risalgono al 4 luglio 1926 e vanno cercate in un piccolo quartiere di Bologna.
Adesso, le vecchie generazioni stanno rivivendo i fasti di un’epoca che sembrava scomparsa, mentre le nuove scoprono quanto vasta, ricca e importante sia la storia della Ducati. Eccola, la moto che Casey Stoner fa tremare è italiana, e, ci scusi The Doctor, ci fa piacere. Dopo tutto si tratta di una storia di casa nostra.
Ormai, al posto della partita di pallone, le signore si dovranno rassegnare con la televisione!
lunedì 11 giugno 2007
Capolavori da scoprire


L'edizione di quest'anno prevede tre mostre che si terranno nei rispettivi palazzi, a distanza di una settimana l'una dall'altra, e che riguarderanno dei quadri inediti di due esponenti della cosiddetta "scuola bolognese": Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, e Guido Reni.
Nel 2006, durante i dieci giorni di apertura gratuita al pubblico delle due esposizioni in programma, sono stati oltre 40.000 i visitatori che hanno ammirato nel Casino dell’Aurora Pallavicini I dodici Apostoli e il Cristo di Rubens e La conversione di Saulo di Caravaggio nell’Archivio di Palazzo Odescalchi.