(foto da internet)
Da Bruxelles sono giunte otto normative per la vera pizza napoletana. Negli ultimi giorni di vita del governo Prodi, Laura La Torre, direttore generale per la qualità dei prodotti alimentari del ministero per le Politiche agricole e forestali, ha consegnato alla Gazzetta ufficiale europea la proposta di riconoscimento del marchio di S.T.G. (specialità tradizionale garantita) della pizza napoletana.
Alla fine del 2008 chi vorrà esporre il marchio S.T.G. per la sua pizza napoletana protetta dovrà rispettare pesi, ingredienti, tempi di cottura, dimensioni.
I comandamenti sono molto rigidi.
Venti minuti per l'impasto, due ore di lievitazione. Realizzazione di panetti per le singole pizze tra i 180 e i 250 grammi, il disco di pasta steso dovrà avere al centro lo spessore non superiore a 0.3 centimetri e al bordo non superiore di 1-2 centimetri formando così il cosiddetto cornicione.
I comandamenti sono molto rigidi.
Venti minuti per l'impasto, due ore di lievitazione. Realizzazione di panetti per le singole pizze tra i 180 e i 250 grammi, il disco di pasta steso dovrà avere al centro lo spessore non superiore a 0.3 centimetri e al bordo non superiore di 1-2 centimetri formando così il cosiddetto cornicione.
Altre norme: con un cucchiaio si depongono al centro del disco di pasta 80 grammi di pomodori pelati frantumati, con movimento a spirale il pomodoro viene sparso su tutta la superficie centrale.
La cottura si realizzerà solo in forni a legna dove si raggiunge una temperatura di 485 gradi. In quanto all'aspetto finale: cornicione rialzato, colore dorato, morbida al tatto e alla degustazione da un centro con la farcitura dove spicca il rosso del pomodoro cui si è perfettamente amalgamato l'olio.
I divieti: La pizza va consumata immediatamente appena sfornata. L'eventuale asporto verso abitazioni o locali differenti dalla pizzeria determina la perdita del marchio. Come faranno i tifosi che si godono la partita organizzando una pizza con gli amici? Mangeranno una pizza qualsiasi. Niente marchio.
E per finire: la pizza deve avere un diametro di non oltre i 35 cm; calorie: 149,47 per 100 grammi per la Marinara, ad esempio.
La cottura si realizzerà solo in forni a legna dove si raggiunge una temperatura di 485 gradi. In quanto all'aspetto finale: cornicione rialzato, colore dorato, morbida al tatto e alla degustazione da un centro con la farcitura dove spicca il rosso del pomodoro cui si è perfettamente amalgamato l'olio.
I divieti: La pizza va consumata immediatamente appena sfornata. L'eventuale asporto verso abitazioni o locali differenti dalla pizzeria determina la perdita del marchio. Come faranno i tifosi che si godono la partita organizzando una pizza con gli amici? Mangeranno una pizza qualsiasi. Niente marchio.
E per finire: la pizza deve avere un diametro di non oltre i 35 cm; calorie: 149,47 per 100 grammi per la Marinara, ad esempio.
A quando la ricetta della pizza alla burocrazia?
4 commenti:
E ora la paella autentica! Viva la UE!
Ma che cose strane fanno a Bruxelles!
Dopo vedere il video mi è venuta una voglia di mangiare la pizza...Mi sembra troppo esagerato dover fare tutti questi comandamenti per fare una vera pizza napoletana.Come al solito, la burocrazia è fuori la realtà.
Meno male! per il mondo girano certi pizzaioli "Napoletani" che prima ti spennano e poi...
Saluti
Alberto
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