mercoledì 27 febbraio 2008

Italia:calma=Spagna:movimento

(foto da internet)
Fino a poco tempo fa che cosa pensava un italiano quando si nominava la Spagna?
La Spagna, paese del sole, era sinonimo di vacanze a prezzi accessibili, divertimento, ospitalità.

Oggi, cosa pensa un italiano se gli si parla della Spagna?
Al Sorpasso.
La Spagna, ormai, sotto tutti i punti di vista, ha superato il belpaese: in fatto di organizzazione il turismo spagnolo sembra non avere rivali, il Pil pro-capite è superiore e l’economia è molto più solida.
A un italiano, la parola sorpasso evoca immediatamente un film emblematico, appunto Il Sorpasso, di Dino Risi, del 1962, in cui nell’Italia del boom economico si viveva con spensieratezza, consci che il futuro sarebbe stato, comunque, migliore. Il film è uno spaccato di vita nostrana, dal punto di vista di un uomo istrionico, vuoto, a momenti generoso e amichevole, che incarna perfettamente la società italiana. E l’epilogo in tragedia del film è la conseguenza di tanta irresponsabilità.
In Spagna adesso ci sono le elezioni. Lunedì scorso c’è stato il primo dibattito televisivo tra i due candidati alla presidenza. La politica è entrata nelle case di tutti. In Italia, invece che cosa succede? L'indifferenza dell'elettorato e di coloro che lo comandano è impressionante.
(foto da internet)

Rajoy e Zapatero si sono confrontati (o, per meglio dire, Rajoy ha sottoposto Zapatero a un processo) sui problemi dell’immigrazione, dei diritti civili, della scuola e del terrorismo. E sempre Rajoy ha tentato di smontare, pezzo per pezzo, quanto è stato fatto dal leader spagnolo e dal suo governo. Ovviamente il partito socialista non ha avuto una vita facile e chiunque andrà alla Moncloa dovrà affrontare tempi duri che vedono coinvolti l’economia mondiale e le nuove forme di società che si propongono.
Ma, permettetecelo, da un’ottica italiana, che sobrietà!
Anche in Italia si andrà a votare a breve. A parte le previsioni dei sondaggi, come si vive la campagna elettorale?

(foto da internet)
A parte l’innovazione delle primarie, è sempre tutto uguale: i diritti civili, così centrali nella politica socialista della Spagna, spaventano tutti i politici italiani, visto che immediatamente si attivano le crociate del vaticano.
Solo l’individualismo, all’ italiana, è capace di raggiungere le prime pagine della stampa internazionale: adesso è la volta di un politico con velleità di buffone, adesso l’indebitamento pubblico che cresce parallelo all’indebitamento dei cittadini. E che dire dei primati della “monnezza”, ovvero il gravissimo problema dei rifiuti che invadono una regione, la Campania, così vituperata ma emblematica della cultura italiana? Oppure delle brevissime legislature?

Calma piatta: la classe politica si ripropone sempre, senza alcun cambio, solo più vecchia all’anagrafe
La cultura spagnola si è mobilitata per Zapatero, la Platoforma de Apoyo a Zapatero ha l’obiettivo di influenzare il voto in favore del presidente uscente. Tutti sappiamo che nessuno ha la bacchetta magica e Zapatero non può essere la panacea di tutti i mali. Però, almeno uno ci prova: bisogna Defender la alegría.
Invece, in Italia, nonostante lo slogan veltroniano di Obama “Yes, we can”, la delusione per la politica ha lasciato finora muti e afoni anche gli artisti che, un tempo, si sarebbero “spesi” per la battaglia elettorale. Nel 1996 fu la Canzone popolare di Ivano Fossati, regalata dal cantautore ligure a uno speranzoso Romano Prodi, a spronare il popolo del centrosinistra.
Vi ricordate della Zapatero (mania), in Italia, di cui vi parlammo l’anno scorso? Come il Belpaese guarderà la Spagna negli anni a venire ve lo diremo nelle prossime ... elezioni!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

L'Italia va male ma anche qui bisogna evitare il triunfalismo. Arrivano tempi duri.

Anonimo ha detto...

E' meglio la tensione elettorale. La gente deve andare a votare e sentire che questo è importante.

Anonimo ha detto...

Un bel post, molto pedagogico. Io sono ancora perplesso della crisi del governo Prodi, e penso che sia un momento orribile per le elzioni, giacché vincerà la destra sicuramente. E ritorneremo a quelli momenti cattivi dell’anteriore governo di destra, come per essempio: il licenziamento di Enzo Biagi, la guerra d’Iraq e la legge elettorale. Ma sono più stupito per la figura di Veltroni, una luce piccola nel buio della politica italiana.
Angelo.

Anonimo ha detto...

Defendiamo la allegria!

Anonimo ha detto...

Ciao Guliana, devo dirti che non è il primo dibattito tra i dui candidati ,è il primo da fa quindici anni.

BertoBB ha detto...

Ma quale dibattito? pareva propio una rissa tra due studenti pestandosi i loro voti col professore seduto accanto che gli mancava essere nero per assomigliarsi a Don king PECCATO!
Senza educazione politica non avrá democrazia
Saluti
Alberto

Anonimo ha detto...

La Spagna........Manca Finezza ?