lunedì 11 febbraio 2008

Firenze, una città cinematografica

(foto da internet)

Durante il suo soggiorno in Italia, Stendhal trascorse un’intera giornata a visitare le chiese, i musei e le gallerie d’arte di Firenze; commosso davanti ad ogni nuova cupola, ad ogni nuovo affresco, ad ogni nuova statua. Improvvisamente, appena varcata la soglia della Basilica della Santa Croce, si sentì stordito, provò un’angoscia fortissima e un senso di vertigine che lo spinsero ad uscire all’aperto. La diagnosi del medico che lo visitò fu "dose eccessiva di bellezza”, malattia che da quel momento si conosce come “Sindrome di Stendhal”, tuttora oggetto di studi psichiatrici.

Lo scrittore aveva scoperto un male che affligge milioni di viaggiatori tutte le volte che arrivano a Firenze: è così bella che stordisce i sensi.

(foto da internet)

Forse per questo numerosi registi hanno scelto questa bellissima città toscana per girare gli esterni dei loro film. In oltre cento anni di cinema, registi, attrici, attori, grosse produzioni o piccole troupe, hanno invaso pacificamente la città, il cui patrimonio artistico e architettonico si è prestato ad accurate ricostruzioni d’epoca, ma anche agli scherzi irriverenti di Philippe Noiret e compagnia in Amici miei, agli spensierati viaggi nel tempo sulle tracce di Leonardo da Vinci (vedi >>) e di Cristoforo Colombo (vedi >>) in Non ci resta che piangere e persino alle storie di paura e di sangue come Voci dal profondo di Lucio Fulci e La sindrome di Stendhal (vedi >>) di Dario Argento. Meta per eccellenza dei turisti di tutto il mondo, non sorprende che il capoluogo toscano compaia nelle location di film che raccontano proprio storie di turisti, italiani e non: dai coatti burini di Viaggio di Nozze (vedi >>) di Verdone ai sofisticati ospiti della Camera con vista di James Ivory.

(foto da internet)

Firenze al cinema è anche teatro di cospirazioni e conflitti. Da
I Condottieri di Louis Trenker, biografia del condottiero medioevale Giovanni de’ Medici, condizionata da una spiccata estetica mussoliniana che provoca una clamorosa svista storica in quanto mostra numerose statue rinascimentali in Piazza della Signoria che nel medioevo non potevano esistere, a Cena delle beffe di Alessandro Blasetti, unanimemente ricordato per il primo seno nudo della storia del cinema italiano mostrato da Clara Calamai e per la famosa battuta di Amedeo Nazzari: “Chi non beve con me, peste lo colga!”.

E voi, che ne pensate? Siete mai stati a Firenze? Se la risposta è no, vi piacerebbe visitarla? Se la risposta è un altro no, quale città italiana vorreste visitare?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono stata a Firenze a dicembre e la città mi ha colpito tantissimo.Non mi stupisce il fatto che Stendhal abbia subito quelle sensazioni quando visitò la città.In ogni angolo, strada o piazza trovi un gioiello artistico.Per quanto riguarda ai film ambientati a Firenze, devo dire che "Non ci resta che piangere" è un capolavoro nel senso umoristico.Benigni e Troisi sono bravissimi.

Anonimo ha detto...

Non sono stato mai a Firenze, ma mi piacerebbe visitarla. Mi piacerebbe vedere tutta la Toscana. Forse in un'altra vita.

Anonimo ha detto...

Io non sono stata mai a Firenze. A me mi piacerebbe fare un giro per tutta la Toscana. Un mese, a luglio.

Anonimo ha detto...

Io ho visitato Firenze e la Toscana. Firenze è bellissima. In estate fa molto molto caldo. E' carissima ma..... è Firenze. Mi piacerebbe tornare.

Anonimo ha detto...

Sono stata a Firenze due volte e mi piacerebbe tornare perché è una città bellissima.
Un'altra città che vorrei visitare è Napoli.