domenica 1 aprile 2007

Pesce d'aprile

Case d'appuntamento per cani, false multe alle auto in sosta, un pinguino nel Tamigi, l'orologio del Cremlino, a Mosca, che diventa un cucù: sono soltanto alcuni scherzi fatti per celebrare il pesce d'aprile, in ogni parte del mondo. E, naturalmente, anche sul web: dalla chiusura di Wikipedia, la celebre enciclopedia libera, allo scherzetto giocato da Google.


In Italia questa ricorrenza risale al periodo a cavallo tra il 1840 e il 1860 ed è stata importata dalla Francia. E’ tradizione appendere un pesce di carta dietro la schiena del malcapitato o peggio ancora mandarlo alla ricerca di oggetti impossibili, facendolo correre incessantemente come uno "sciocco".


Il pesce d’aprile è il pretesto perfetto per fare scherzi dappertutto, ma l’Italia non è l’unico paese dove si festeggia:

In Francia si chiama Poisson d’avril e pare che derivi dal rito pagano legato all’arrivo del nuovo anno. Lo scherzo più diffuso tra i bambini è quello di attaccare dietro la schiena dei loro amici un cartello a forma di pesce.

April Fools’ Day è il nome che riceve nel Regno Unito, dove le origini della festa si attestano intorno al XVIII secolo. In Scozia la ricorrenza dura due giorni, l’ultimo dei quali viene chiamato Taily Day (giorno delle natiche). Gli scozzesi si divertono attaccando sul fondoschiena di un pupazzo un cartello con la scritta “Kick me” (prendimi a calci)!

La tradizione tedesca fa risalire l’origine dell’Aprilscherz all’anno 1530. Oggi in Germania vengono fatti scherzi di ogni tipo, persino i giornali pubblicano notizie improbabili che smentiscono il giorno dopo.

In India il 31 marzo si celebra una festa secolare chiamata Huli, giorno in cui si usa prendersi gioco dei conoscenti, facendo compiere loro peripezie inutili.

Usanza analoga ma data diversa invece in Messico (e in Spagna): El Día de los Inocentes cade il 28 dicembre e ricorda la strage degli innocenti compiuta da Erode. Per i messicani tutto ciò che si concede in prestito questo giorno non ritornerà più al legittimo proprietario e lo scherzo consiste proprio nel convincere i conoscenti a prestare qualsiasi cosa.



Perché non fate anche voi uno scherzetto da appendere dietro la schiena (virtuale) di un malcapitato del cyberspazio?

(Foto da Internet)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Berlusconi abandona la politica!

Pilar ha detto...

Interesssante tutta la informazione. Mi piace molto conoscere le diverse celebrazione nel mondo e le somiglianze. Adesso so che ieri un' amica in modo involontàrio mi ha fatto un scherzo tipo dell'India: "Huli".

Anonimo ha detto...

Ciao
Sono ImmaCULADA, quella che ha fatto l'Huli a Pilar. Credo che per prima volta sono capace de metere qualque lettere qui. baci a tutti.

Anonimo ha detto...

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