La rassegna, curata da José López Frechina, propone circa trenta opere pittoriche su tavola, provenienti perlopiù dal Museo delle Belle Arti di Valencia, eseguiti nel periodo che va dal Gotico Internazionale al primo Rinascimento.
Si tratta di dipinti che mettono in evidenza gli elementi italiani e fiamminghi nel ricco panorama pittorico di Valencia dalla fine del ‘300 alla metà del ‘500. Riconoscibili nei più antichi gli influssi senesi nelle tavole della fine del '300 e segni di maestri importanti come il fiorentino Gherardo Starnina, che visse a Valencia dal 1395 al 1401. La citta' ospitava in quel periodo una colonia di mercanti fiorentini, soprattutto di tessuti, e sono molte le analogie tra i modelli tessili ricorrenti nelle pitture toscane e valenciane di quell'epoca. Sono esposte importanti opere di artisti rappresentativi come Llorenç Saragossà, Gonçal Peris, Jaume Mateu, Joan Reixarch, Bartolomé Bermelo, il Maestro de Artés, Vicent Macip e suo figlio Joan de Joanes, nonché gli Hernandos, Fernando Llanos e Fernando Yánez, che lavorarono a Firenze accanto a Leonardo prima del loro soggiorno a Valencia per l’esecuzione dei dipinti del retablo maggiore della cattedrale.
Per l’occasione vengono esposte anche alcune opere italiane del Museo delle Belle Arti, come un’Incoronazione della Vergine del pittore del Maestro del San Pietro di San Simone, una Madonna con Bambino di Antoniazzo Romano, una Madonna col Bambino di Giovanni Pietro Rizzoli, alias il Giampetrino e una Madonna col Bambino di Andrea del Sarto.
La mostra rientra nel quadro dei 25 anni del gemellaggio fra la Provincia di Firenze e Valencia.
(Foto da Internet)
2 commenti:
Al Museo S. Pío V di Valencia si possono vedere quadri bellissimi di molti maestri italiani e il Claustre de l'ambasciatore Vich.
A Xàtiva c'è una mostra chiamata "La luce delle immagini" e ci sono quadri di pittori italiani. Vi la raccomando.
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