(Foto da Internet)
«In 30 anni 19 rapine, lascio Napoli»: Fulvio Pérez, gioielliere, figlio di gioielliere, famiglia napoletana doc lascia tutto e si trasferisce a Roma, per ricominciare daccapo. Nei suoi ricordi: quella volta che gli hanno puntato una mitraglietta alla tempia, quell’altra che gli hanno svaligiato uno dei suoi negozi, quell’altra e poi quell’altra ancora… Aveva quattro negozi e sono stati tutti chiusi per gli stessi motivi: furti e rapine. E’ vero, ma ci viene da aggiungere: perché Roma, forse a Roma queste cose non succedono? Il gioielliere risponde con prontezza, cosciente che ormai tutte le grandi città sono pericolose e queste cose possono capitare. Ma appunto, sottolinea, capitare, invece a Napoli capita di sicuro: è una costante, un modo di vivere. Purtroppo come si evince dai giornali, dai telegiornali e persino dai blog dei dipartimenti d’italiano (sia i chiodini che altri blog d’italiano hanno ricordato la delicata situazione del capoluogo campano), a Napoli regna la paura, lo si legge anche negli abitanti. Il gioielliere conclude amareggiato le sue riflessioni: «Ho l’impressione che mi seguiranno in tanti. Tra qualche anno resteranno solo i disonesti, la delinquenza organizzata che per riciclare i soldi sporchi moltiplica i suoi negozi...››
Questa non è che una testimonianza diretta di una vittima, ma noi ancora vogliamo credere alle parole di Goethe: vedi Napoli e poi muori, e preferiamo pensare che, nonostante tutto, Napule è … proprio come la descrive il cantautore napoletano per eccellenza, Pino Daniele.
Questa non è che una testimonianza diretta di una vittima, ma noi ancora vogliamo credere alle parole di Goethe: vedi Napoli e poi muori, e preferiamo pensare che, nonostante tutto, Napule è … proprio come la descrive il cantautore napoletano per eccellenza, Pino Daniele.
3 commenti:
Mi piace molto il cantante.
Sono in molti ad essere in procinto a Napoli perché oggi li PM dell'italia si occupano di Valletopoli così è la vita, magari con il arrivare alle sale da cinema di "la mano di dio" le cose cambino. È vero, su tutti i media si parla della malavita Napolitana ma la mano pesante dello stato non arriva ancora.
Saluti
Alberto
Il post è molto triste. Pensare che questa bella città dopo tanti anni di sofferenza, lacrime e sangue, ogigiorno, i figli di Napoli muoiono ancora nelle sue strade. Il mio cuore piange per Napoli e per la sua gente. Pino Daniele è un cantante bravissimo.
Posta un commento