mercoledì 7 marzo 2007

PER I CHIODINI (PICCINI PICCINI)

(Foto da internet)


Carissimi bambini vicini e lontani, non ci siamo dimenticati di voi!

Oggi vorremmo dedicare questo post a voi e ai vostri maestri.
Fare il maestro è una cosa seria: ci vuole vocazione, preparazione, impegno, serietà, allegria, buon umore. Bisogna sapere tante cose e saperle trasmettere a voi bambini.
Noi conosciamo tre bravissime maestre legate al nostro dipartimento: Pilar, Sonia ed Imma. A loro tre, scelte come simbolo di questa professione, dedichiamo questo post.
Pilar lavora a Quartell, Imma a Valencia e Sonia a Quart de Poblet. Siamo sicuri che chi frequenta le loro classi sarà, nel futuro, un buon cittadino, preparato ed educato.
L'altro giorno, a lezione, Pilar ci ha detto una cosa che ci ha fatto riflettere:

"Voi insegnanti di secondaria (e di EOI) avete bisogno di piú cortile!".

E' una riflessione seria sulla centralità del gioco nell'insegnamento, delle emozioni, della voglia di stare insieme agli altri.

E allora, colleghi, più cortile nelle nostre lezioni!

Cari bambini (chiodini), torniamo a voi: fare lo studente a quest'età non è mica semplice; bisogna imparare divertendosi e bisogna divertirsi imparando.
Vi proponiamo due link molto interessanti: il primo è intitolato Il nonno racconta, uno spazio dedicato alla costruzione delle favole e il secondo, intitolato Il giocafeste , è centrato sui tanti giochi che si possono realizzare nelle lezioni di lingua (spagnolo, valenzano, inglese, ecc.).

Ci auguriamo che siano di vostro gradimento!

Buon divertimento! Scriveteci!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanta ragione ha Pilar! Ma il cortile si porta dentro. Esiste o non esiste. E' cosí.

Pilar ha detto...

Grazie tante professori, stiamo imparando tanto con voi, importantissimo creare il desiderio di imparare e contagiarlo. Voi siete eccezionale in questo arte.
Un abbraccio a tutti quelli che non hanno perduto la curiosità e l'umore...i a tutti i chiodini piccoli e grandi.

Anonimo ha detto...

Non penso molto alla mia infanzia, (è molto deprimente),ma, il post di oggi mi ha fatto richiamare alla memoria dei belli momenti; soprattutto quando sulle undici della mattina tutti i piccini della scola elementale di Alboraia(da piccolo andavo questa scuola), uscivamo in fretta e furia al cortile a godere di mezza ora di meraviglioso divertimento.

Anonimo ha detto...

Per me, la maniera più originale di raccontare storie ai bambini è quella che inventa Ennio Flaiano in "Armida e la realtà", un racconto di "Le ombre bianche". E secondo lui funziona!
Complimenti per il vostro blog, è molto interessante.
LaMusa
IICB