(foto da internet)
Il 20 febbraio 1909, Filippo Tommaso Marinetti pubblicò su Le Figaro i principi della letteratura futurista:
"Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia. La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno [...]".
Un anno più tardi, il pittore e scultore Umberto Boccioni scrisse il Manifesto dei pittori futuristi, nel quale affermava:
"Noi vogliamo combattere accanitamente la religione fanatica, incosciente e snobbistica del passato, alimentata dall'esistenza nefasta dei musei. Ci ribelliamo alla suprema ammirazione delle vecchie tele, delle vecchie statue, degli oggetti vecchi e dell'entusiasmo per tutto ciò che è tarlato, sudicio, corroso dal tempo, e giudichiamo ingiusto, delittuoso, l'abituale disdegno per tutto ciò che è giovane, nuovo e palpitante di vita".
I principi fondamentali dell'arte e della letteratura futurista comprendevano un forte disgusto per le idee del passato, specialmente per le tradizioni politiche ed artistiche. I futuristi cantarono l'amore per la velocità, la violenza, la tecnologia. L'automobile e l'aereo, la città industriale assunsero un carattere mitico per i futuristi, poiché rappresentavano il trionfo tecnologico dell'uomo sulla natura. I futuristi glorificarono la guerra, come espressione vitalista e purificatrice e difesero un aggressivo e convinto nazionalismo che li condusse all'ispirazione del fascismo e poi a un rapporto piuttosto problematico con esso.
Per celebrare il centanario della pubblicazione del Manifesto futurista e del movimento che influenzò in maniera decisiva l'arte del '900, sono state organizzate, a Milano e a Roma, delle mostre molto interessanti. Per le manifestazioni nel capoluogo lombardo rimandiamo all'articolo pubblicato dalla nostra collega Angela F. su Italiano per principianti? (ci sembrano molto interessanti le sue riflessioni sull'uso didattico del Futurismo in senso lato).
A Roma, invece, è stata organizzata la mostra Futuroma, presso le Scuderie del Quirinale. In essa si possono ammirare dei capolavori futuristi quali Stati d'animo di Boccioni, i Funerali dell'anarchico Galli di Carrà, la Bambina che corre sul balcone di Balla e alcune opere di Luigi Russolo, La rivolta e Ricordi di una notte. In collaborazione con il Centre Georges Pompidou di Parigi e la Tate Modern di Londra, la mostra riafferma il ruolo fondamentale del Futurismo. In parallelo si terrà al Macro Future la mostra Futurismo Manifesto 100x100, interamente dedicata al linguaggio e allo stile dei manifesti futuristi.
La musica è stata rappresentata dalla manifestazione La Notte Futurista , presso la Fondazione Memmo in Palazzo Ruspoli. Oltre a ciò hanno preso il via due interessanti progetti interattivi: il primo, Marinetti alla quarta, permetterà al pubblico di dialogare in tempo reale con un modello di Filippo Tommaso Marinetti dotato di intelligenza artificiale, e il secondo, Futurtal, di ricevere informazioni audio-video sul Futurismo attraverso sette totem con avatar dotati di software e stimolati da domande vocali. Nella Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni è stato proiettato in anteprima il documentario Sulle tracce del futurismo e dal primo al 3 aprile il Nuovo Cinema Aquila presenterà la rassegna di cinema futurista Al centro di un quadro.
5 commenti:
Non conoscevo questo movimento. I quadri sono molto belli.
Avevano un programma interessante.
Salve, magister!
Dal nostro blog Les ales de Pegàs t'inviamo un meme
Sono quadri belli ma qualcuno è anche un po' strano.
Amparo Santaúrsula
E' bellissimo il futurismo e in alcuni quadri si rimano sciocati(sempre se si riesce a capirlo) ma la cosa più bellla è il cercare di pensare, non come i quadri greci o romani!!!!
W il futurismo!
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