(foto: alunni della scuola elementare di Monistrol de Calders)
(foto da internet)
Buon divertimento! Fateci sapere quali libri vi hanno regalato (e quali avete regalato)!
P.s. riceviamo, e volentieri pubblichiamo, un messaggio di saluto che la scrittrice Rossana Campo ci ha inviato per l'occasione:
Cari lettori, ricordate una vecchia canzone di Serrat che diceva: "I per Sant Jordi ell li compra una rosa, embolicada amb paper de plata..."? (ascoltate>>).
Oggi è San Jordi (San Giorgio), la festa del libro e delle rose. In Catalogna si tiene, da più di ottant'anni, una festa bellissima: in questa ricorrenza i catalani si scambiano libri e rose, simboli della cultura e della bellezza, d'intelligenza e di affetto.
Da tre anni, a Milano, questa tradizione è stata importata dall’agenzia Amat Comunicazione.
Le vie pedonali del quartiere Brera si animano con bancarelle di libri e chioschi di rose per permettere ai passanti di compiere un rituale che prevede, in questo speciale giorno di primavera, che gli uomini regalino alle donne una rosa e le donne ricambino o anticipino il dono con un libro.
Perché San Giorgio, i libri e le rose? I Catalani onorano il libro il 23 aprile perché in quello stesso giorno ricorrono la morte di Cervantes, quella di Shakespeare e l’onomastico di san Giorgio, il santo guerriero che, dopo aver sconfitto il drago, colse una rosa dal cespuglio di rose germogliato dal sangue del mostro, per donarla a Sabra, la Principessa liberata.
(foto da internet)
Si dice che il giorno di San Giorgio sia testimone della nascita di nuovi amori, ma è il desiderio di celebrare in modo intrigante e coinvolgente la passione per i libri e la lettura il sentimento protagonista di questa tradizione. La Festa di San Giorgio nacque a Barcellona nel 1926 su idea di un editore valenzano (Vicent Clavel i Andrés) e si ripete da allora ogni anno con immutata magia. Il 23 aprile la città si sveglia con un profumo diverso, quello di rose appena colte e ancora bagnate di rugiada. E’ primavera, l'aria è tiepida e frizzante e c’è nell'ambiente quel modo particolarissimo di onorare il libro.
Bella ci sembra l'idea di questa unione rituale: la conoscenza (il libro) con l'estetica (la rosa), con la leggenda religiosa (San Giorgio che uccide il drago). La liturgia è semplice: regalare libri e offrire rose. Per un giorno la letteratura invade le strade, le librerie si trasferiscono all'esterno, gli editori presentano le ultima novità, gli autori firmano centinaia di migliaia di copie.
Chiunque abbia partecipato a quella festa ne è rimasto rapito. E’ successo anche a Ludovica Amat, di origine catalana, che ha deciso di importare la festa a Milano.
Le prime due edizioni dell'evento hanno infatti registrato un’incredibile affluenza di pubblico, entusiasta e coinvolto, oltre che dagli acquisti di libri e rose, anche dalle presentazioni delle novità editoriali.
Cari chiodini, vi invitiamo a partecipare alle attività che la nostra scuola ha organizzato per celebrare la Festa del libro (vedi programma>>), e in special modo allo spettacolo "Romeo y Julieta" che l'attore valenzano Valentí Pinyot rappresenterà, alle 19.15, nell'aula multiuso dell'IES Camp de Morvedre (è il liceo che si trova accanto alla EOI).
Per chiudere vi offriamo un video in catalano molto originale, girato in occasione della Festa del libro del 2003: Cuina per lletraferits, e siccome non possiamo regalarvi una rosa, vi regaliamo un link di un sito nel quale troverete delle rose virtuali da donare ai vostri cari.
Buon divertimento! Fateci sapere quali libri vi hanno regalato (e quali avete regalato)!
P.s. riceviamo, e volentieri pubblichiamo, un messaggio di saluto che la scrittrice Rossana Campo ci ha inviato per l'occasione:
ESCUELA OFICIAL DE IDIOMAS DE SAGUNTO. Dipartimento di Italiano.
Carissimi tutti, vi mando un saluto e un buon Sant Jordi. L'unico santo che ci piace. Mi raccomando, ricordatevi che nella vita finché vi resta un libro da leggere, qualcosa di buono da ascoltare e un bicchiere da tirare giù niente è perduto! Baci & abbracci al caro Miguel e a tutti voi.
Rossana Campo
12 commenti:
Els vells amants è una canzone molto poetica. Io regalarò El cerebro de Kennedy di Mankell.
Io ho comprato una rosa. Non so che libro mi regalaranno.
Sant Jordi è una festa bellissima! Mi piace sapere che è stata esportata in Italia. Grazie per avervi ricordato della nostra cultura (il video è molto divertente). Io regalerò una rosa e un libro di Auster: Viajes por el scriptorium.
Io aspetto una rosa! Regalerò El perfeccionista en la cocina di Barnes.
E domani a Bologna prenderà via la famosa Fiera del libro infantile.
Saluti
Alberto
Una magnmifica idea.Complimenti!. Ho letto con molto piacere quello che hai pubblicato del giorno di San Giorgio a Catalogna..., la iniziativa a Milano mi sembra meravigliosa (la bellezza dei libri non capisce di frontiere)Ah non dimentico la bella canzone di Serrat,e soprattutto, grazie per il rigalino, già ho regalato una bella rosa virtuale (reale anche) a "l'estimada".
Mi hanno donato La magia de los números primos di Du Satoy. Lo scambio, come no, con una rosa.
Non siamo solo la paella, le fallas e l'all i pebre; la nostra cultura è anche importante e si può esportare. Faceva tempo che non ascoltavo la canzone di Serrat: mi ha emozionato molto. Grazie.
Prima di andare a casa a fare il pranzo e vedere se c'è il libro (io la rosa l'ho comprata), ho visitato tutti i blog delle eoi e nessuno ha parlato di questa festa. Grazie Chiodo per avere dato a conoscere la nostra cultura che, come hanno detto i compagni, è anche importante. Ha ragione Rossanna Campo, la vita da piccole allegrie con la musica e con i libri.
A los que os apetezca regalar un comic por San Jordi, os recomiendo "Fabulas". Caperucita, el Lobo Feroz o Blancanieves nunca serán lo mismo para vosotros.
Se aconseja mantener el comic alejado de los niños.
http://www.guiadelcomic.com/comics/fables.htm
Ho ricevuto una rosa virtuale! Che illusione! Io ho regalato Le città invisibili (in spagnolo) di Calvino.
Vi faccio una proposta per la celebrazione del prossimo anno:
Fare la riunione-recita di versi en un giardino del paese. P.essempio: Triangulo Umbral. (Vecchio Ospedale)
Ciascuno porta una sedia piegevole ed (a suo agio) un poema.
Facciamo il crocchio.
Arieggiamo, sventolamo la poesia.!
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