mercoledì 11 aprile 2007

Così è (se vi pare)


(foto da internet)

Abbiamo il piacere di annunciarvi che, dal 10 al 15 aprile, avrà luogo, nel Teatre Principal di Valencia, la rappresentazione dell'opera teatrale Cosí è (se vi pare) (Así es, si así os parece) di Luigi Pirandello, con la regia di Miguel Narros.

La trama: il Signor Ponza, sua moglie e la suocera, la Signora Frola, si sono trasferiti, dopo un terremoto che ha sterminato la popolazione di un paesino della Marsica, dove vivevano, in una cittadina provinciale pettegola e morbosamente curiosa. Il comportamento dei tre forestieri è, a dir poco, strano: il Signor Ponza ha affittato un appartamentino all’ultimo piano di un caseggiato popolare per la moglie, che tiene chiusa a chiave, e un quartierino elegante per la suocera che egli va a trovare tutti i giorni. Questa abitazione è contigua a quella del Consigliere della cittadina e la gente (a cominciare dalla moglie e dalla figlia del Consigliere e dai loro amici e conoscenti) si chiede con curiosità esasperata come e perché la madre non possa andare liberamente a trovare la figlia, ma solo vederla da lontano, e perché quest’ultima non esca mai di casa. Dai vari dialoghi della commedia tra i curiosi, la signora Frola e il genero si delineano due possibilità: o lui è malato di mente, ossessionato dalla gelosia per la moglie, o la suocera è pazza e crede sua figlia la moglie del genero, mentre invece questa è solo la seconda moglie, essendo la prima morta. I pettegoli, ruotando intorno alla prefettura, vorrebbero vedere le carte, i certificati di morte e di matrimonio, ma i documenti ufficiali sono andati perduti nel terremoto e la verità non salta fuori. Unico tra tutti che non si unisce al coro dei pettegoli impiccioni è il fratello della moglie del Consigliere, Lamberto Laudisi, il solo che sa della relatività della realtà legata alle persone, al loro modo soggettivo di pensare e di comportarsi; Lamberto si diverte (e ci fa divertire) a stuzzicare i suoi stessi parenti e i loro ospiti, esasperando la loro ridicola pretesa di diritto a conoscere i fatti altrui. Ma alla fine la curiosità generale rimarrà insoddisfatta. Chiamata a rendere conto di chi essa veramente sia, la Signora Ponza, vestita di nero e velata dirà:

"Io sono sí la figlia della Signora Frola - e la seconda moglie del Signor Ponza –sí; e per me nessuna! Nessuna! Io sono colei che mi si crede".

Cosí termina la Parabola in tre atti di Luigi Pirandello in cui egli ha sapientemente e giocosamente sviluppato la sua tesi che la Verità, ogni Verità resta per l’uomo inconscibile, inafferrabile e che ci si deve accontentare di verità soggettive che mutano al mutare del punto di vista.
Da non perdere!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Andrò a vederla. L'avevo segnalata nella Turia.