venerdì 20 aprile 2007

Calma piatta a Valencia

(Foto da Internet)


Niente vento, rinviato ancora il debutto dell'America's cup. E' tutto pronto: Valencia freme, non vede l’ora che prenda l’avvio la tanto acclamata competizione. In realtà doveva cominciare lunedì la corsa verso la Coppa America, per la prima volta in Europa dopo 31 edizioni disputate in soli tre Paesi (Usa, Australia e Nuova Zelanda) e cinque città (New York, Newport, Fremantle, San Diego, Auckland). Ma la brezza nel golfo di Valencia oscilla fra i 2 e i 3 nodi, contro i 7 necessari per permettere alla giuria di dare il via alle regate di match race.

La 32ma edizione di Coppa è la più internazionale nella storia dell’evento, con 12 team rappresentanti 10 paesi e cinque continenti. Quando Alinghi ha vinto la 31ma America’s Cup ad Auckland, diventando Defender, ha deciso di eliminare le regole di nazionalità, permettendo a tutti i team di assumere le migliori persone disponibili sul mercato, indipendentemente dal loro passaporto. L’Italia ha una lunga e appassionata relazione con l’America’s cup, infatti tra gli 11 challenger in gara, tre sono italiani: Luna Rossa Challenge, Mascalzone Latino Capitalia Team e +39 Challenge.

America’s cup, Louis Vuitton Cup, sono espressioni all'ordine del giorno, diventate di uso comune, ma fino a poco tempo fa a molti di noi non passava nemmeno per l'anticamera del cervello preoccuparsi del significato. La vela è adesso di moda, ma, nonostante l’America’s cup sia una delle competizioni più antiche del mondo, lo sport nautico è sempre stato considerato elitario, e non alla portata di tutti. Ormai anche noi ci siamo arresi all'evidenza e vi invitiamo a cimentarvi con la vela, partendo proprio dal lessico.

Buon divertimento!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Interesante il lessico, ma speriamo che finirà presto!

Anonimo ha detto...

E' tutto marketing. Basta siamo studi! Vogliamo un'altra città!

Anonimo ha detto...

Ah, un paese senza vento, senza Rita e senza Camps!

Anonimo ha detto...

Grazie, Vento. Non visitare il nostro mare in questi giorni. Cosi magari potremo comprare casa l'anno prosimo. Jorge

Anonimo ha detto...

Dunque i sindicati italiani insieme hanno una provabilità di un 25% di vincere la gara; In attesa dello scirocco i regatisti non hanno altro che guardare poppe ed a quanto pare issare fastidi sui poggiati Levantini !?.
Ciao
Alberto

Anonimo ha detto...

Questa cosa dell’America’s Cup , a me non piace molto, ma....., dopo la propaganda che hanno fatto i politici valenciani , non posso fare a meno di sorridere quando penso nella faccia che faranno questi personaggi se oggi manca una brezza di sette nodi.Ah.... voglio pensare che se hai messo questo post, non c’entra niente con il fatto che tu sia della zona del Golfo di Napoli.

Giuliana Mitidieri ha detto...

No... non c'entra niente il golfo. Napoli e l'America's cup sarebbe una combinazione terribile. Ma... aiutati che Dio ti aiuta: sicuro a Napoli, anche contro natura, si sarebbe trovato il modo di far soffiare il vento (chissà con un'offerta impossibile da rifiutare!)
A proposito, avete visto che il post ha portato il vento? Chiodo strega chiodo!

Anonimo ha detto...

Valenziani, in caso di problemi, scrivere ai chiodini. Loro li rendono pubblici e i problemi si risolvono.