venerdì 30 novembre 2018

Sinuessa



(foto da internet)


La colonia di Sinuessa venne fondata nel 296 a. C. a difesa dell'accesso costiero dalla Campania Felix al Latium adiectum. Fu teatro di continue incursioni sannitiche e, nel 217 a. C., la cavalleria di Annibale assediò senza successo la colonia e saccheggiò tutto l'agro circostante provocando enormi danni. L'importanza della città nel II secolo a. C. è provata dall'ampliamento delle mura e dalla ristrutturazione del foro nel 174 a. C. Questa importanza scaturiva dalla ricchezza della colonia, dovuta alla produzione vinicola e alle acque termali; i nomi Falerno e Acque Sinuessane, iniziarono a circolare a Roma e in tutto il territorio della Repubblica
La città divenne famosissima tra l'aristocrazia romana che vi costruì numerose ville, mentre, i più grandi poeti, decantarono il suo Falerno come uno tra i vini più pregiati del mondo allora conosciuto. Nel 37 a. C. percorrendo l'Appia, vi si incontrarono Mecenate e Orazio con Virgilio, Plazio Tucca e Lucio Vario, impegnati nel portare la pace tra Ottaviano e Antonio




(foto da internet)

L'economia della colonia ebbe il suo massimo splendore nel 94 d. C. grazie al porto commerciale più grande del Tirreno meridionale: Puteoli (l'odierna Pozzuoli), e con la costruzione della Via Domiziana che collegava le due città. Il II sec. d. C., in coincidenza con il massimo sviluppo economico dell'Impero Romano, rappresentò un periodo di splendore per la città: venne effettuata una nuova sistemazione del Foro e continuò ad essere meta di riposo degli uomini illustri dell'impero. 
Il III secolo a. C. rappresentò l'inizio del declino economico e sociale della colonia. Poche notizie si hanno per questo periodo che scompaiono del tutto per il secolo successivo. Alcune notizie del IV secolo d. C., ci vengono da fonti ecclesiastiche. La città dovette subire il saccheggio dei Visigoti di Alarico nel 410 d. C., i quali, dopo il sacco di Roma, andarono verso sud attraverso l'Appia e quindi inevitabilmente produssero un forte impatto su Sinuessa





(foto d internet)

In questi giorni la colonia è tornata alla ribalta grazie a delle immagini satellitari: le foto hanno catturato insolite strutture che giacciono sul fondo del mare, a pochi metri dalla riva, in località Sant’Eufemia, nel comune di Cellole, in provincia di Caserta.

Vi si nota un intricato reticolo di strutture sul fondale, opera dell’uomo. La città romana di Sinuessa fu in parte fagocitata dal mare a seguito di un cataclisma naturale, probabilmente un forte terremoto seguito da uno tsunami che fece arretrare la costa di decine di metri ingoiando tutto ciò che vi si trovava: il porto con le sue imbarcazioni, i magazzini pieni di derrate e forse anche qualche villa marittima suburbana, certamente presente sulla costa.





(foto da internet)

Grazie a particolari condizioni climatiche, le foto ci hanno offerto dei fotogrammi inediti dalle quali è possibile intravedere una serie di ambienti, in parte ancora sconosciuti, che, secondo il parere di alcuni studiosi, ricondurrebbero, per forma e dimensioni, ad un ninfeo o un impianto termale.
A pochi decine di metri di distanza dalla colonia, si erge il complesso archeologico di Punta San Limato, che racchiude una fastosa residenza romana, esempio di edilizia suburbana di Sinuessa, attribuita al prefetto di Nerone, Gaio Ofonio Tigellino, e che è stata solo in parte scavata. Peccato.

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