lunedì 12 novembre 2018

Balle mortali






(foto da internet)


“Le bugie, si dice, hanno le gambe corte. Ma quando riguardano la salute corrono abbastanza velocemente da raggiungere chi le crede e ucciderlo.” Così Roberto Burioni, un medico e divulgatore scientifico italiano (vedi>>), esamina da vicino una serie, tragica e grottesca, di bufale pericolose, che ci pongono davanti agli occhi i rischi di affidarci ai ciarlatani invece che ai dati certi, alle prove sperimentali e al metodo scientifico della medicina. 
Nella fiera dell'orrore, c'è di tutto: un bambino morto per un’otite curata con l’omeopatia invece che con antibiotici; una donna che soccombe a un linfoma perché invece che a un oncologo si affida alla Nuova Medicina Germanica; una ragazzina che non si risveglia da un coma diabetico perché i genitori ascoltano chi consiglia di somministrarle vitamine anziché insulina; le promesse del segreto siero anticancro di Liborio Bonifacio, ricavato in realtà da escrementi di capra, i negazionisti per i quali non è il virus HIV a causare l’AIDS e chi più ne ha, più ne metta... Il tutto raccolto e analizzato dal dottor Burioni nel testo Balle mortali, uscito da poco presso Rizzoli.




(foto da internet)

Roberto Burioni, specializzato in Allergologia e Immunologia Clinica, ha lavorato negli USA e,  dopo vari incarichi nelle università di Roma e di Ancona,  ricopre l'incarico di professore ordinario, presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, di microbiologia e virologia. 
È responsabile di un laboratorio di ricerca immunologica per lo studio della risposta immunologica contro patogeni umani. Nell'ottobre del 2016 ha pubblicato  il saggio Il vaccino non è un'opinione, per smontare la tesi antivacciniste. 

L'opera ha vinto il Premio Asimov 2017 per la divulgazione scientifica. Nel corso del 2017 si è dichiarato favorevole all'istituzione dell'obbligo di vaccinazione per i bambini che accedono ad asili nido e alle scuole primarie.
Sempre nel 2017, pubblicò La congiura dei Somari. Perché la scienza non può essere democratica, edito da Rizzoli. 
Ha ricevuto, negli ultimi tempi, numerose minacce di morte, ma con profonda ironia ribatte, colpo su colpo, tutte le acuse e le invettive che il popolo bue gli rivolge. "Lo faccio per mia figlia", ha affermato.
Uno degli ultimi messaggi ricevuti è un (falso) comunicato in cui si dice che è stato ucciso dalle Brigate Rosse. In un tweet è imbavagliato come Aldo Moro, in un altro una mamma anti-vax lo minaccia dicendo che sa benissimo dove passa le vacanze al mare...


(foto da internet)

Secondo Burioni, permettere alla gente di far circolare tutte le fandonie che si dicono sui vaccini vuol dire permettere che vengano minate le basi del benessere di tutti, e in particolare della generazione dei nostri figli.
I nemici di Burioni sono proprio i cosiddetti genitori no vax, che vogliono, a tutti i costi, la libertà di scelta contro obbligo. 
E qui c'è da sbizzarrirsi: c’è chi ha scritto che ci sono medici con esperienza trentennale che possono dimostrare come stanno davvero le cose, con dati alla mano, e farci capire quando è necessario usare i vaccini e come affrontare i virus per renderci autonomi da qualunque coercizione.
Roberto Burioni si difende: "Chi dice queste cose racconta bugie ed è preoccupante che possa essere ancora al suo posto. È come se lasciassimo fare il pompiere a chi è convinto che il fuoco si spegne con il kerosene".


(foto da internet)

E ancora ribatte: "È molto facile spaventare le persone. Se in un teatro grido che c’è una bomba scappano tutti ed è difficile calmarli. La stessa cosa fanno gli antivaccinisti: diffondono timori che è complicato arginare".
C'è anche chi lo accusa di essere arrogante, specie sui social. E lui replica così: "Sarei arrogante se partecipassi a un forum sul cricket, di cui non conosco nemmeno le regole. Nelle trasmissioni sportive è ammesso a dibattere di calcio, sullo stesso piano di allenatori, ex calciatori o giornalisti specializzati, qualcuno che non sa nemmeno che cos’è il fuorigioco? Se sì, come pensa che verrebbe considerato da chi guarda la trasmissione? Perché questo non accade quando si parla di scienza?".


(foto da internet)

Poi c'è chi lo accusa di conflitti d’interesse. E il medico afferma: "Sì, è vero, ce li ho, ma al contrario. Io ho tutto l’interesse a dire che i vaccini non funzionano perché il mio lavoro è trovare nuovi farmaci che possano essere usati al loro posto, in particolare contro i virus".
C'è chi gli dà del tiranno scientifico a causa di una sua affermazione in cui manifestò che la scienza non è democratica. Ancora al contrattacco: "La scienza è altamente democratica, perché ha al suo interno regole di controllo generali che non consentono a chi racconta fandonie di farla franca per molto tempo. Non è democratica solo nel senso che non dà ragione, per un frainteso principio di uguaglianza e libertà, a chi sostiene che il sughero affonda. Finora si è sempre visto che il sughero galleggia, e, finché il preteso Galileo di turno non dimostrerà il contrario, il mondo scientifico, democraticamente, non accetterà la sua tesi".
Così sia... e basta.



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