lunedì 22 ottobre 2018

Lo sdoganamento della fisarmonica


(foto da internet)



Giovanni Gioanola, direttore del Conservatorio Vivaldi di Alessandria, in Piemonteha annunciato il potenziamento dell’offerta formativa del centro per l'anno scolastico 2018/19: si istituiranno quattro nuove cattedre, tre delle quali (liuto, violino barocco, pianoforte storico) nel comparto della musica antica più un corso di fisarmonica. 
Il Conservatorio alessandrino si prefigge lo scopo di  diventare un punto di riferimento nella musica classica, specialmente con l'istituzione della cattedra di liuto, puntando sulla capacità del centro piemontese di diventare un polo d'attrazione sia verso studenti di altre parti d’Italia, sia provenienti dall’estero.
Ma forse la novità più significativa è proprio l'istituzione del Diploma Accademico di Primo livello in fisarmonica. Secondo la professoressa Giuseppina Scravaglieri, docente di pianoforte presso il Conservatorio di Alessandria, la fisarmonica deve soltanto essere riscoperta, come successe per la chitarra, uno strumento molto più antico ma che era considerato minore, popolare e da piazza. 



(foto da internet)


La fisarmonica si compone di un mantice a soffietto che, azionato dal movimento delle braccia del suonatore, si riempie d'aria. Alle estremità vi sono due, e anche più tastiere, disposte a destra e a sinistra. A quelle di destra è affidata la melodia e a quelle di sinistra l'accompagnamento. Queste tastiere corrispondono a una serie di ance libere che, per l'azione del vento che esce dal mantice, risuonano. 
L'invenzione della fisarmonica è attribuita al viennese Damian (1829). Questo strumento si presta moltissimo per le danze popolari o per riprodurre canzonette e arie di ballo.
Le fisarmoniche sono di diversa grandezza e variano anche nella forma esterna.
Nel 1829 Charles Wheatstone inventò la concertina, che differisce dalla fisarmonica principalmente perché dà la stessa nota tanto tirando quanto premendo, mentre la fisarmonica dà due note diverse.




(foto da internet)


La fisarmonica venne riprodotta per la prima volta in Italia a Castelfidardo (Ancona) (vedi>>), per merito di Paolo Soprani nel 1863, e, nel 1876,  Mariano Dallapé creò a Stradella (vedi>>), in provincia di Pavia, la prima fisarmonica polifonica, dalla quale discendono tutte le fisarmoniche attuali (Paolo Conte dedicò una canzone alla fisarmonica di Stradella). 
Castelfidardo e Stradella, sono tutt'oggi i due poli più importanti nel nostro Paese per la produzione delle fisarmoniche.
Un'altra variante della fisarmonica è la cosiddetta fisarmonica a piano che si caratterizza per la presenza nel lato destro dello strumento di una serie di tasti bianchi e neri come quelli di un pianoforte. 

E ancora, parente della fisarmonica è il bandoneon, che ha una serie di bottoni sui due lati delle casse armoniche che emettono un solo suono alla loro pressione; Astor Piazzolla ne è considerato il più grande interprete (vedi>>).





(foto da internet)


Per finire ricordiamo l'organetto (vedi>>che ebbe una rapida diffusione a livello popolare in tutta Europa grazie alla sua semplicità nella produzione dei suoni ed al fatto di essere facilmente trasportabile
Diversi compositori contemporanei come Adamo Volpi, Lino Liviabella, Luciano Fancelli, Efrem Casagrande, Luigi Ferrari Trecate, Vittorio Melocchi, e tanti altri, hanno contribuito e aperto le porte alle antiche e nuove sonorità per questo strumento particolare.




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