(foto da internet)
Cari chiodini vicini e lontani vi proponiamo il docufilm di
Francesca Archibugi, intitolato E' stata lei (il film inizia subito dopo la pubblicità) che Il Corriere
ha lanciato lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne.
La regista romana è entrata dentro un carcere e ha ritratto
la vita e i pensieri di un uomo violento. Un cortometraggio che pone domande
scomode, ma capace anche di regalarci, alla fine, persino un sorriso e una
speranza. Già lo scorso anno, con un altro docufilm intitolato Giulia ha
picchiato Filippo (vedi>>) , la Archibugi partecipò all'evento.
(foto da internet)
Quest'anno, con È stata lei, interpretato da ClaudioSantamaria e Benedetta Buccellato, racconta la violenza che si
nasconde dietro la facciata di una famiglia apparentemente idilliaca; la
regista parla di violenza sulle donne dal punto di vista degli uomini,
mostrando un punto di vista inedito del problema, carico di interesse e di
spunti di riflessione.
Per la prima volta si pone al centro della scena una domanda
scomoda, soprattutto in un periodo in cui si parla invece di inasprimento delle
pene: cosa fare di questi uomini?
(foto da internet)
Il film si svolge interamente in carcere dove il
protagonista è rinchiuso da sei anni per violenza. Non ha carattere
documentaristico, ed è una sorta di novella cinematografica.
Un altro aspetto di cui si parla poco, ma a cui la Archibugi
accenna con realismo e delicatezza, è quello della violenza assistita: il danno psichico che subiscono i minori
che assistono a violenza.
Molto interessante nel film è il ruolo della magistrata di
sorveglianza, una mamma che ha un rapporto particolare con il figlio.
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