(foto da internet)
Nel nostro
girovagare per l'Italia, vorremo rendere omaggio ai nostri studenti, i quali,
per anni, si sono cimentati su una lettura di Rodari: C'era due volte il barone
Lamberto, visitando il lago d'Orta.
Il libro, com'è
noto, narra la storia di un vecchio decrepito, amareggiato da numerosi acciacchi. La
sua vita cambia radicalmente, quando decide di applicare alla lettera una
massima religiosa dell'antico Egitto: "L'uomo il cui nome è detto resta in
vita".
(foto da internet)
Il barone Lamberto paga infatti sei persone, perché ripetano senza sosta il suo nome ed
ecco rifiorire in lui salute e giovinezza. Con ritrovata arguzia e con il suo
corpo, che si rigenera a ogni momento, tiene addirittura testa a una banda di
malfattori; si riprende persino da una morte momentanea e, quando rinasce,
decide di ricominciare tutto da capo: infatti è ritornato bambino. La narrazione è ambientata nell'isola di San Giulio, in pieno lago d'Orta, luogo d'origine di Rodari.
(foto da internet)
Il lungolago di Orta è ricco di dimore
ottocentesche in stile neoclassico dai giardini fioriti di azalee e camelie.
Si entra nel
borgo tra eleganti palazzi sei-settecenteschi coi loggiati aperti sui giardini
digradanti a lago. Piazza Motta è un salotto racchiuso su tre lati dai portici,
all'ombra dei quali prosperano i negozi mentre le terrazze dei caffè si
spingono con i tavolini fino a sfiorare l'acqua del lago.
Molto interessante è il rinascimentale Palazzo della Comunità della Riviera (1582), simbolo del lungo autogoverno che
caratterizzò questa comunità.
Da segnalare anche Casa Olina, l'Ospedale del 1602 e Casa Monti Caldara (XVII s.) con belle balconate di ferro
battuto, elemento presente in molte case del borgo.
Il Comune ha sede presso la seicentesca
Casa Bossi, il cui ingresso si apre su un giardino che
termina a lago. La cosiddetta Salita della Motta ha sul lato destro la quattrocentesca Casa
detta dei Nani perché ha quattro piccole
finestre.
(foto da internet)
Il culmine della
salita è rappresentato dalla Chiesa di S. Maria Assunta, del 1485.
L'Isola di San Giulio, dimora del nostro amato barone Lamberto, sorge a circa 400 metri dalla riva. Il borgo sembra quasi un paese incantato che si snoda attorno al castello.
Una strada percorre ad anello percorre tutta l'Isola, offrendo al viaggiatore un magnifico panorama.
(foto da internet)
Ad Orta, potrete degustare la mortadella di fegato e il rinomato risotto al persico.
Buon viaggio!
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