(foto da internet)
Il nostro viaggio continua in Toscana, in provincia di Grosseto, alla volta della splendida Pitigliano, nota col nome di Piccola Gerusalemme.
Chi arriva nel borgo dalla statale 74 non può fare a meno di restare incantato per la visione magica che si trova di fronte: il borgo di Pitigliano, di origini etrusche, sospeso sulla sua rupe di tufo tra valli verdeggianti.
Pitigliano appare al viaggiatore disteso sulla una rupe a
forma di mezzaluna, isolato dall’erosione millenaria di tre fiumi che le
scorrono intorno e difeso da fortificazioni cinquecentesche.
Palazzo Orsini è il maggiore monumento di Pitigliano. Costruito nel XIV secolo, fu la residenza dei conti Orsini.
(foto da internet)
Sulla piazza retrostante, si trova la fontana medicea a cinque archi, preceduta dall’acquedotto
seicentesco che scavalca l’antico fossato con un arco in tufo.
Dalla
piazza tre vie parallele si inoltrano nell’abitato, intersecate da una serie di
vicoli pittoreschi.
La via principale conduce a un’altra piazza, dove si trova
la Cattedrale, ampliata nel Settecento in forme barocche, con bella facciata e
grandioso altare all’interno.
(foto da internet)
A metà di via Zuccarelli si trova il Ghetto. La comunità ebraica visse per mezzo millennio a Pitigliano dove trovò sicuro rifugio e fu esempio di convivenza tra ebrei e
cristiani, tanto da meritarsi la definizione di “Piccola Gerusalemme”.
La
Sinagoga, rivolta a est, è stata recentemente restaurata ed ha recuperato il
suo arredo, con l’Aron (Arca Santa) sul fondo, la Tevà (il pulpito) al centro,
il matroneo per le donne in alto, i lampadari e le decorazioni dipinte, tra cui
la scritta che ricorda la fondazione del tempio nel 1598.
Sotto la sinagoga si
sviluppano vari ambienti scavati nel tufo - il bagno rituale, la macelleria e
la cantina kasher, il forno degli azzimi. Poco fuori, il cimitero
ebraico custodisce monumenti funebri dell’'800.
(foto da internet)
Lungo la strada per Sorano, sul costone tufaceo e oltre il
torrente che dà vita a una bella cascata, si trova il rinascimentale Parco
Orsini di cui rimangono, in mezzo alla vegetazione, padiglioni, statue e sedili
intagliati nel tufo.
(foto da internet)
A Pitigliano potrete degustare i famosi Gnocchi di pane al Cinghiale e lo Sfratto, un dolce di origine ebraica che prende il
nome da un evento del XVII secolo, quando il granduca di Toscana Cosimo
II de’ Medici intimò agli ebrei del circondario di trasferirsi nel ghetto di
Pitigliano; a tale scopo vennero inviati dei messi che utilizzando dei bastoni
picchiavano sui portoni delle case ebraiche per avvertire gli abitanti. Questi
dolci a forma di bastone ricordano tale evento.
Lo Sfratto ha forma allungata, simile ad un bastone, contiene un ripieno composto da miele, scorzette di arancio, noci, anice e noce moscata.
Buon viaggio!
2 commenti:
Bellissimi posti!!!
Bellissima Pitigliano! Molto simile alla mia città: Cuenca. (http://paroledelgiorno.blogspot.com.es)
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