mercoledì 11 settembre 2013

L'arte culinaria italiana

(foto da internet)
 
I dieci errori da non commettere. In viaggio per gli States, in Europa o in qualsiasi altro punto del mappamondo un italiano vede molto spesso alterato i rituali culinari: dal ketchup usato come passata di pomodoro al cappuccino a ogni ora.
Ecco allora le 10 le regole che demoliscono i luoghi comuni sul cibo del Belpaese più diffusi all'estero: un tormentone in dieci punti che gira in Rete ideato dall'Accademia Barilla, che fa sempre sorridere. Per insegnare agli stranieri come evitare orrori culinari al momento di mettere in tavola o degustare una specialità italiana. 


1 - Mai e poi mai sorseggiare un cappuccino durante i pastiCaffè e cappuccino sono l'orgoglio italiano nel mondo, ma il primo viene consumato alla fine del pasto e il cappuccino per colazione, accompagnato da un dolce (meglio un cornetto, o brioche). Se vuoi, puoi ordinare un cappuccino a fine pasto, ma sappi che un italiano non lo farebbe mai. 
 
 
2 - Risotto e pasta non sono un contornoL'organizzazione delle portate nella cucina italiana è unica, e prevede che pasta e risotto vengano serviti come portata singola e unica (eccezion fatta per specialità come l'Ossobuco alla milanese). Servire la pasta accanto a un altro cibo è un errore che viene commesso in molti paesi, ma in Italia è considerato sacrilegio. 
 


(foto da internet)


3 - Non versare condimenti nell'acqua della pastaTutti i condimenti devono essere aggiunti solo un volta che la pasta è scolata e servita in un piatto, assolutamente mai aggiunti nell'acqua di cottura.
 
4 - Ketchup sulla pasta: vi prego, non si può...Questa è una combinazione da shoc per gli italiani: anche se il ketchup ha affinità con la salsa di pomodoro, aggiungerlo sulla pasta è considerato un vero reato culinario. Lo si può tenere per le  patatine fritte o hot dog.  
 
5 - Spaghetti Bolognese? Macché, sono tagliatelle!È probabilmente il piatto più famoso della cucina italiana, il più esportato, eppure non c'è un ristorante, a Bologna, che lo cucini. Questo perché la ricetta originale prevede che con il sugo bolognese vengano condite le tagliatelle, e non gli spaghetti. Vi sembra un dettaglio di poco conto? Nella cucina italiana azzeccare la giusta combinazione di pasta e condimento è d'obbligo.  
 


(foto da internet)

6 - Pasta con il pollo: mai in ItaliaParlando con americani viene fuori che una delle ricette più conosciute considerata "tipicamente italiana", è la pasta con il pollo. È imbarazzante: dobbiamo dirvi che in Italia non esiste nessuno che serva una pietanza simile. 
 
7 - "Caesar salad"Questa insalata, che prende il nome dal suo creatore, Caesar Cardini, fa parte di quel lungo elenco di piatti creati da chef di origine italiana che però in Italia sono sconosciuti.  



(foto da internet)


8 - La tovaglia a quadrettoni bianca e rossa non esistePer qualche strana ragione questa tovaglia è associata al nostro cibo e allo stereotipo del "mangia-spaghetti": all'estero tutti i ristoranti italiani la usano. Probabilmente i turisti che visiteranno l'Italia resteranno delusi quando scopriranno che in Italia non sono poi così comuni. Eccetto forse qualche ristorante per soli turisti. 


(foto da internet)

9 - Le "Fettuccine Alfredo" sono famose solo oltreoceanoQuesto è forse il punto più curioso della top ten. Le fettuccine Alfredo sono il piatto "italiano" più famoso negli Stati Uniti ma totalmente sconosciute in Italia. Questi noodles, conditi con burro e Parmigiano Reggiano, sono infatti stati inventati nel Belpaese da Alfredo Di Lelio, proprietario di un ristorante a Roma, ma non si sono mai diffusi né tantomeno sono diventati un "piatto tradizionale". Eppure, oltreoceano sono incredibilmente popolari tanto da diventare un simbolo della Dolce Vita. I turisti americani che arrivano in Italia sperando di degustare fettuccine Alfredo in qualsiasi ristorante della penisola sono guardati con disappunto.

 
(foto da internet)


10 - Impara il rispetto della tradizione e i consigli della mamma Lei ha imparato a cucinare dalla mamma, che ha imparato dalla sua mamma, che a sua volta ha imparato dalla sua e così via. È un sistema testato. Ma cosa ogni madre insegna alla propria figlia in fatto di cucina? Che l'amore è al centro di tutto. Il cibo italiano va sempre condiviso con chi si vuole bene.



2 commenti:

Ines ha detto...

LA STORIA DI ALFREDO DI LELIO E DELLE SUE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” NOTE IN TUTTO IL MONDO – LA TRADIZIONE FAMILIARE CONTINUA PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” DI PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA
Con riferimento al Vostro articolo che cita mio nonno Alfredo Di Lelio, creatore delle “fettuccine all’Alfredo”, ho il piacere di raccontarVi in breve la sua storia.
Alfredo Di Lelio aprì il ristorante “Alfredo” nel 1914 in un locale nel centro di Roma, dopo aver lasciato il suo primo ristorante condotto con la madre Angelina a Piazza Rosa in cui furono inventate nel 1908 le note “fettuccine” dedicate da Alfredo alla moglie Ines (Piazza Rosa è scomparsa nel 1910 a seguito della costruzione della Galleria Colonna/Sordi). In tale locale si diffuse la fama, prima a Roma e poi nel mondo, delle “fettuccine all’Alfredo”.
Nel 1943, durante la guerra, Di Lelio cedette detto locale a terzi estranei alla sua famiglia.
Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di riaprire con il figlio Armando il suo ristorante a Piazza Augusto Imperatore n.30 “Il Vero Alfredo”, alla cui fama nel mondo ha fortemente contribuito il nipote Alfredo e che oggi è gestito dalla nipote Ines. Le fettuccine sono servite con le famose “posate d’oro” (forchetta e cucchiaio d’oro) regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità)..
Il ristorante di Piazza Augusto Imperatore è, quindi, quello che segue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue note fettuccine (cfr. il sito di “Il Vero Alfredo” http://www.alfredo-roma.it, in cui sono presenti anche informazioni sul franchising).
Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono alla nostra famiglia.
Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza – sezione Attività Storiche di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.

Cordiali saluti
Ines Di Lelio

Ines ha detto...

LA STORIA DI ALFREDO DI LELIO E DELLE SUE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” NOTE IN TUTTO IL MONDO – LA TRADIZIONE FAMILIARE CONTINUA PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” DI PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA
Con riferimento al Vostro articolo che cita mio nonno Alfredo Di Lelio, creatore delle “fettuccine all’Alfredo”, ho il piacere di raccontarVi in breve la sua storia.
Alfredo Di Lelio aprì il ristorante “Alfredo” nel 1914 in un locale nel centro di Roma, dopo aver lasciato il suo primo ristorante condotto con la madre Angelina a Piazza Rosa in cui furono inventate nel 1908 le note “fettuccine” dedicate da Alfredo alla moglie Ines (Piazza Rosa è scomparsa nel 1910 a seguito della costruzione della Galleria Colonna/Sordi). In tale locale si diffuse la fama, prima a Roma e poi nel mondo, delle “fettuccine all’Alfredo”.
Nel 1943, durante la guerra, Di Lelio cedette detto locale a terzi estranei alla sua famiglia.
Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di riaprire con il figlio Armando il suo ristorante a Piazza Augusto Imperatore n.30 “Il Vero Alfredo”, alla cui fama nel mondo ha fortemente contribuito il nipote Alfredo e che oggi è gestito dalla nipote Ines. Le fettuccine sono servite con le famose “posate d’oro” (forchetta e cucchiaio d’oro) regalate nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità)..
Il ristorante di Piazza Augusto Imperatore è, quindi, quello che segue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue note fettuccine (cfr. il sito di “Il Vero Alfredo” http://www.alfredo-roma.it, in cui sono presenti anche informazioni sul franchising).
Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono alla nostra famiglia.
Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza – sezione Attività Storiche di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.

Cordiali saluti
Ines Di Lelio